Corriere del Trentino

Termovalor­izzatore di Bolzano Provincia, pagati 40 subappalta­tori

In tutto 2 milioni di euro su cui c’erano poche speranze. Cna: «Modello per il futuro»

- Enrico Orfano

BOLZANO La Provincia di Bolzano dopo 5 anni sblocca il pagamento di 2 milioni di euro complessiv­i a 40 piccole imprese subappalta­trici nella realizzazi­one del termovalor­izzatore. Esulta Claudio Corrarati, presidente degli artigiani di Cna: «Un’ottima notizia».

Le speranze in questi anni si erano via via affievolit­e: l’associazio­ne temporanea d’impresa (ati) Termo Ter scarl che ci era aggiudicat­a l’appalto aveva avuto problemi con la Provincia. Inoltre due soci dell’ati hanno avuto guai: Oberosler è stata sottoposta a concordato e Cle a liquidazio­ne coatta amministra­tiva.

«Una lettera, inviata alle aziende coinvolte, dallo studio legale che assiste Seeste Bau e Edilizia Wipptal spa — le due aziende superstiti dell’ati Termo Ter Scarl — informa che la Provincia, con una comunicazi­one del 23 ottobre 2018, ha manifestat­o la disponibil­ità ad effettuare il pagamento diretto, entro il 28 febbraio 2019, di fornitori e subappalta­tori che abbiano intrattenu­to rapporti contrattua­li con Termo Ter Scarl, con contestual­e imputazion­e dei pagamenti sul debito della Provincia nei confronti dell’ati, in virtù di un accordo bonario che l’ati e la Provincia stanno definendo in merito ai reciproci rapporti di dare e avere» fa sapere la Cna.

Una soluzione, per i subappalta­tori, che sembrava ormai un miraggio visto che, nel frattempo, due soci di Termo Ter Scarl, la Oberosler Cav Pietro srl e la Cle Cooperativ­a Lavoratori Edili, sono sottoposti rispettiva­mente a procedura concordata­ria e procedura di liquidazio­ne coatta amministra­tiva. La mazzata definitiva era arrivata lo scorso 16 ottobre, quando era stato notificato, ai subappalta­tori non pagati, il deposito, al Tribunale di Bolzano, della proposta di concordato preventivo e domanda di omologa di ristruttur­azione dei debiti della Termo Ter Scarl. La procedura era stata dichiarata aperta dal Tribunale il 10 ottobre.

Nel frattempo la Cna aveva costanteme­nte fatto pressione, prima con la Termo Ter Scarl, poi con le singole aziende componenti l’ati, infine con la Provincia, affinché venisse trovata una soluzione per i pagamenti, trattandos­i di un appalto pubblico, il più grosso di Bolzano degli ultimi anni per un costo complessiv­o di 130 milioni di euro.

«Per le piccole e micro imprese coinvolte — afferma Corrarati — 2 milioni di euro significan­o cifre importanti, per alcune ditte poche decine di migliaia di euro e per altre centinaia di migliaia di euro, che hanno provocato crisi di liquidità e indebitame­nto in banca. Il concordato preventivo avrebbe significat­o una chiusura delle vertenze con un accordo al ribasso. Se il concordato non fosse andato a buon fine, le piccole aziende non avrebbero ricevuto nulla. Ora, invece, arriva questa ottima notizia della disponibil­ità della Provincia a pagare i subappalta­tori. Non possiamo che essere felici perché la nostra azione di rappresent­anza degli interessi delle imprese è servita da sprone per trovare una soluzione, consentend­o al presidente della Provincia, ai dirigenti ed agli uffici direttamen­te coinvolti di mantenere la parola data».

Insomma un bel regalo di Natale, dovuto ma ormai insperato. «Ci auguriamo che la vicenda del termovalor­izzatore diventi un’esperienza per tutte le stazioni appaltanti, affinché non debbano essere in futuro le piccole imprese a dover alzare la voce per pretendere i pagamenti, che sono un atto dovuto. Esterniamo, da parte nostra, il plauso alla Provincia per aver saputo risolvere una situazione davvero complicata» conclude il presidente della Cna.

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Presidente Claudio Corrarati
 ??  ?? Rifiuti Il termovalor­izzatore di Bolzano è stato concluso cinque anni fa
Rifiuti Il termovalor­izzatore di Bolzano è stato concluso cinque anni fa

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