Corriere del Trentino

Narciso e Boccadoro, si gira Alto Adige set per Ruzowitzky

A Predoi e Campo Tures le riprese del nuovo film del regista premio Oscar

- G.B.

Tre giorni di «Ciak si gira» in cima alla valle Aurina, a Caselle di Predoi, a 1.600 metri d’altezza, e a Campo Tures, dove è stato anche ambientato il primo capitolo della fiction Le ali della vita (regia di Stefano Reali, Canale 5). Proprio in queste ore, le vallate e le montagne sono diventate un set, e d’eccezione. Il premio Oscar austriaco, Stefan Ruzowitzky (miglior film straniero nel 2008 con Il Falsario) ha scelto di girare parte della sua nuova opera proprio in Alto Adige. Si tratta di Narciso e Boccadoro (Narziss und Goldmund, in lingua originale), una trasposizi­one per il grande schermo del libro di Herman Hesse che ripercorre le tappe e le vicissitud­ini dell’amicizia nella Germania medievale tra Narciso, il maestro e Boccadoro, il suo allievo prediletto. Prodotto dalla Tempest film produktion und Verleih di Monaco, da Lotus film di Vienna e dalla Mythos di Berlino, le riprese hanno toccato in estate l’Austria e la Repubblica Ceca e uscirà nelle sale nel gennaio del 2020.

Un mese fa, a inizio novembre, erano invece arrivate le telecamere di Abbi Fede, ultima opera di Giorgio Pasotti con un irriconosc­ibile Claudio Amendola, trasformat­o in un criminale naziskin. Ora, tocca a Ruzowitzky, che già con il premiatiss­imo Il Falsario aveva scelto l’Alto Adige, nello specifico il Castello Labers di Merano, per alcune scene.

Questi film non sono, però, episodi isolati: le bellezze naturali e paesaggist­iche della nostra regione da tempo sono considerat­e una location d’eccellenza da autori e registi italiani e internazio­nali tanto che l’Alto Adige è stata ribattezza­to la «Hollywood del nord Italia». Hanno girato in Alto Adige, registi come Andrea De Sica con I figli della notte, Giuseppe Tornatore La migliore offerta, Baltassar Kormàkur per il suo Everest con Jake Gyllenhaal e Alessandro Gassman e il suo La befana vien di notte. E l’elenco è destinato ad allungarsi sempre di più. «Siamo in attesa di accogliere la produzione del nuovo film di Abel Ferrata (in foto, a sinistra)», ha annunciato a fine ottobre la Idm Film fund & commission, che si occupa di favorire l’arrivo di registi e attori con le riprese dei propri film.

Ferrara (Il cattivo tenente, Pasolini) torna ad affrontare temi delicati, tormenti umani e ricerca di sè. Siberia narra infatti la storia di Clint, uomo distrutto che vive in solitudine in una tundra gelata, in questo isolamento, però, non riesce a trovare né evasione né pace. Una sera Clint inizierà un viaggio per confrontar­si con se stesso e ritrovare la luce. Tra i protagonis­ti, tre star hollydiane tra le più apprezzate dal grande pubblico: Willem Dafoe (Platoon, Mississipp­i burning), Isabelle Huppert (La pianista, Segreti di famiglia) e Nicolas Cage (Face/Off, Lord of war, tra i più noti). Intanto, nelle prossime ore, gli appassiona­ti di cinema potranno toccare con mano come funziona un set, grazie all’arrivo dell’Oscar austriaco Ruzowitzky, che oltre al film, Il falsario, che lo ha incoronato a regista di culto su scala internazio­nale, ha diretto Anatomy, Maga Martina e il libro magico del draghetto, Legami di Sangue e, negli ultimi due anni, Cold Hell Brucerai all’inferno e Patient Zero. Per Narciso e Boccadoro il regista ha scelto le vallate verdi Aurina e di Tures dove gli attori e la produzione resterà tre giorni per una full immersion di «Ciak si gira» che porterà le due location indietro nel tempo fino al medioevo tedesco in un racconto spirituale e di scoperta di sè.

Il regista

È stato insignito nel 2008 del premio Oscar come miglior film straniero

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