Maltempo, il braccino del governo
Roma conferma i 2,5 milioni. Fugatti: ne aspettiamo altri. Ricostruzione, regia a De Col
Saranno destinati agli interventi di ricostruzione nel comune di Dimaro i primi 2,5 milioni arrivati da Roma per il maltempo. «Sono solo le prime risorse, ne aspettiamo altre» ha spiegato ieri il governatore Maurizio Fugatti, che con la giunta ha visitato il territorio di Fierozzo, in val dei Mocheni. La giunta ha individuato anche il coordinatore per la ricostruzione: sarà il dirigente Raffaele De Col. «Difficile stabilire tempi» spiega l’ingegnere.
TRENTO Fissare una durata dell’incarico, ha sottolineato il governatore Maurizio Fugatti, a oggi è impossibile: «Si tratta di un percorso lungo. Del resto, l’emergenza è forte». Di sicuro, si tratterà di un lavoro di anni, che impegnerà Raffaele De Col «a tempo pieno»: è infatti il dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e mobilità della Provincia il coordinatore scelto dalla giunta per gestire la fase di ricostruzione dopo l’ondata di maltempo di fine ottobre. Ad affiancarlo, in particolare per la parte relativa ai boschi, ci sarà Maurizio Zanin, dirigente del Servizio foreste e fauna.
A comunicare la decisione, ieri, è stato lo stesso presidente della Provincia, seduto assieme alla sua giunta nella sala consiliare di Fierozzo, in val dei Mocheni, proprio sotto la targa a ricordo dell’ex presidente del consiglio regionale Diego Moltrer, scomparso nel 2014 («Ricordo — ha detto Fugatti — il suo aspetto popolare. Rappresentava le esigenze di questa terra con convinzione e passione»). «In questi giorni — ha spiegato il governatore, tornando al nuovo incarico — si è parlato di commissario. Non lo sarà: si tratta di un coordinatore, perché in caso contrario andrebbe oltre i poteri dei Comuni. E non è questa la nostra intenzione. I municipi hanno una loro autonomia e indipendenza». Il coordinatore, ha proseguito Fugatti, dovrà occuparsi di settori diversi: dall’agricoltura alle foreste, dall’urbanistica all’aspetto finanziario, fino ai lavori pubblici. «Per questo — ha precisato l’esponente leghista — serve una figura trasversale ai vari dipartimenti e a disposizione a tempo pieno». Un soggetto che dovrà coordinare gli interventi, tenere i rapporti con i territori e con i vari dipartimenti, verificare il rispetto dei tempi, riferendo periodicamente alla giunta dell’avanzare dei lavori. «Il coordinatore — ha detto ancora il presidente — dura in carica fino alla cessata gestione dell’emergenza. Dopo la fase di somma urgenza, ci si concentrerà sulla partita di medio periodo che riguarda la gestione del bosco».
E se a Fierozzo, ha spiegato
Fugatti
«Abbiamo individuato una figura trasversale I soldi dal governo? Ne aspettiamo altri»
ieri il sindaco Luca Moltrer, i danni sono stati ingenti soprattutto sul fronte delle perdite boschive («Sono 10.000 i metri cubi di legname spazzati via, che corrispondono a dieci anni di tagli» ha detto il primo cittadino), a livello provinciale si contano i primi contributi statali. Che per ora sono tutt’altro che esaustivi: due milioni e mezzo (sono 62 quelli stanziati dalla Provincia). «Ne attendiamo altri, queste sono solo le iniziali e minimali risorse» ha chiarito Fugatti, che ha indicato anche la destinazione dei primi fondi: saranno investiti praticamente per intero negli interventi di ricostruzione nel paese di Dimaro.
E di maltempo si è discusso ieri anche a Roma, nella prima riunione del tavolo tecnico per la messa in sicurezza, il recupero e la valorizzazione dei boschi danneggiati nei territori del Nord Est (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto). «Al momento — ha spiegato a fine incontro il vicepremier Luigi Di Maio — ci sono otto milioni di tonnellate di alberi caduti. Dobbiamo rimuoverli prima possibile, coordinando il lavoro in quattro regioni». E ancora: «In manovra ci sono per ora due miliardi di euro per sistemare le cose, ma ancora non bastano perché dobbiamo aiutare le imprese per la raccolta dei tronchi sparsi in una vastissima area geografica. Inoltre dobbiamo evitare che si abbattano i prezzi del legno, evitando così un danno economico». «Siamo pronti a coordinarci con gli enti locali per dare risposte rapide e condivise per sopperire ai danni subiti» ha aggiunto il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. «Il governo — ha concluso — sta continuando a fare una valutazione più precisa possibile sui danni, compreso il rischio valanghe sul quale è stata attivata una fase di monitoraggio. Faccio un appello infine a tutti i cittadini affinché trascorrano le vacanze sulle Dolomiti e sulle Alpi perché è il miglior modo per aiutare le comunità del Nord-Est».