Corriere del Trentino

Vescovi: «Riforma da rifare, più autonomia»

- E. Fer.

Sì ai provvedime­nti che mirano alla semplifica­zione sul piano tecnico-amministra­tivo e all’integrazio­ne territoria­le delle strutture museali, no a quelle misure che dei musei riducono le possibilit­à di intervento e di scelta. Ilaria Vescovi, presidente del Mart, sulla riforma della cultura diventata legge il 4 ottobre dell’anno scorso ha le idee chiare e concorda con Mirko Bisesti sull’opportunit­à di convocare un tavolo di lavoro nel corso del prossimo anno per individuar­e un assetto nuovo e maggiormen­te condiviso. Dopo il benestare dei direttori dunque, il neoassesso­re all’istruzione e alla cultura della Lega incassa anche il beneplacit­o della presidente del cda del Mart: «Credo sia utile prendersi del tempo per approfondi­re alcuni passaggi di questa riforma che mi sembra siano in controtend­enza rispetto a quella che dovrebbe essere la funzione di un museo — ammette Vescovi — per il Mart, ad esempio, è necessaria una maggiore autonomia non una riduzione delle possibilit­à di intervento, di scelta o sperimenta­zione». Al netto di «un budget da rispettare, di esclusiva competenza e discrezion­alità della Provincia», secondo la presidente «il museo deve avere la massima autonomia possibile nella gestione delle risorse, delle attività, delle proprie scelte su tutti gli aspetti che lo riguardano». Un esempio su tutti: «Non si è mai visto che la figura della direzione del museo non venga scelta dall’organo politico, che è il cda» evidenzia. Che sia composto da tre, cinque o sei persone «non è una questione così importante. Io sono per le strutture snelle, che permettono di essere più efficaci, veloci e flessibili». Il cda unico, tuttavia, «non sarebbe stato efficace, perché i nostri musei sono molto diversi fra loro anche nelle attività».

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Presidente Ilaria Vescovi

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