Democrazia diretta Fraccaro dà forfait per votare la fiducia
TRENTO Malessere, disagio o erosione della democrazia, quel che è certo è che ci sono problemi reali nelle democrazie rappresentative contemporanee. Se ne è discusso ieri al Palazzo di Giurisprudenza nell’ambito del seminario «Qualità della democrazia: rappresentativa, diretta, partecipativa?».
Le conclusioni dell’incontro sarebbero spettate a Riccardo Fraccaro. Il ministro per la democrazia diretta, però, era impegnato alla Camera a votare la questione di fiducia sulla manovra di bilancio, un istituto che come noto limita anche la «vecchia» democrazia rappresentativa. Ha mandato un video messaggio: «Il tema della democrazia diretta è un tema fondamentale per me. Le proposte di legge che abbiamo presentato sono indirizzate proprio a migliorare la democrazia rappresentativa incanalando le proposte che vengono dal basso. Stiamo ora discutendo inoltre di un nuovo portale informatico a disposizione degli enti locali per favorire la loro partecipazione prima della discussione parlamentare. Il confronto con gli enti territoriali è fondamentale affinché ci sia uno sviluppo crescente degli strumenti di democrazia diretta».
La relazione introduttiva è stata sostenuta dal politologo Gianfranco Pasquino. Insieme agli altri relatori, docenti di diritto e di scienza politica, è stata fatta una ricognizione delle varie forme di democrazia con l’obiettivo di definire il contesto di una prassi democratica di qualità. Analizzando l’intreccio tra le diverse declinazioni, il sistema rappresentativo ha trovato d’accordo tutti gli oratori. È stata evidenziata però l’esigenza di potenziare gli strumenti di democrazia diretta già esistenti, guardando con interesse quelli futuri.