Picchia e offende la moglie davanti ai due figli per anni Condannato per maltrattamenti
Maltrattata, picchiata, minacciata, umiliata in un crescendo di pericolosità e paura che l’ha vista subire tutto ciò da parte del marito, trentino di 56 anni, per tre lunghi e difficili anni. Finché lei, cinquantenne nativa di un Paese dell’Est Europa ma residente da anni in Trentino, non ha deciso di denunciare il compagno che era diventato il suo aguzzino: ieri l’uomo è stato condannato a 2 anni e due mesi per maltrattamenti con l’aggravante dei futili motivi, gelosia e timore di tradimenti della donna con altri uomini, e alla presenza dei figli minori, come cita la sentenza di condanna nel processo presieduto dal giudice Maria Giovanna Salsi.
I fatti risalgono a fine 2014 e si sarebbero consumati fino al gennaio 2017. Un’escalation di episodi che si sono concentrati negli ultimi tre anni di relazione, quando a fine novembre 2014 la donna deve rientrare nel Paese natale per svolgere alcune pratiche burocratiche. Da quel momento, la relazione diventa un incubo: il marito, che era sempre stato geloso e possessivo, convinto di essere tradito diventa sempre più sospettoso e minaccioso: incarica un investigatore privato per spiarla, la tratta sempre peggio offendendola con epiteti anche davanti ai figli fino ad arrivare a colpirla con un pugno al volto davanti alla figlia piccola (alterato dall’alcol) o a obbligarla ad avere un rapporto sessuale con lui. Non solo. È arrivato anche a puntarle un paio di forbici tentando di colpirla e dopo una colluttazione la donna era dovuta andare al pronto soccorso. Nel 2017 la separazione anche se l’uomo ha continuato a minacciarla. Fino alla denuncia e al processo, passando per l’associazione Alfid, che l’ha seguita molto. (m.z.)