Notte degli alambicchi alla scoperta dei distillati tra musica e spettacoli
Èormai uno degli appuntamenti fissi del Natale trentino. Un momento che unisce l’enogastronomia con la magia dello spettacolo dal vivo, la riscoperta della Valle dei Laghi e il fascino delle nuove tecnologie. «La notte degli alambicchi accesi» è tornata ieri ad animare le distilleria di Santa Massenza e fino a domenica sarà possibile scoprirne l’affascinante percorso artistico per imparare ad apprezzare l’antico mestiere della distillazione della grappa (oggi spettacoli alle 17 e alle 21, domenica alle 17. Prenotazione obbligatoria allo 0461 216000). Lo spettacolo itinerante sfrutta la tecnologia delle radiocuffie wireless per condurre gli spettatori attraverso le vie del paese in un immaginario viaggio storico e artistico alla scoperta dell’arte della distilleria. Delle storiche 13 distillerie a gestione famigliare di Santa Massenza negli anni Ottanta, cinque sono ancora in funzione e apriranno le proprie porte agli spettatori, offrendo l’opportunità di esplorarne segreti e storia, mentre la compagnia Koiné darà vita a narrazioni teatrali e musicali in grado di raccontare la «magia» dell’alambicco. Tra fisica e simbologia, la possibilità di separare la materia leggera da quella pesante ha affascinato l’uomo per secoli. Sulle sponde del lago questa antica tecnica ha incontrato le vinacce, gli alambicchi di rame e il legno di pino, generando prodotti di grande qualità che sarà possibile degustare durante lo spettacolo. Ideata nel 2008 da Silvio Panini, attore e regista fondatore della compagnia teatrale Koinè scomparso lo scorso maggio, «La notte degli alambicchi accesi» nasce da uno spiccato interesse per il contesto sociale e culturale. Un teatro strutturato scenicamente intorno alle peculiarità storiche, linguistiche e morfologiche dei luoghi della rappresentazione, racconta i trascorsi commerciali di una comunità che detiene tutt’oggi il primato in Italia di distillerie artigianali a conduzione familiare.