«Dubito dei controlli Speriamo servano ad eliminare la carta»
TRENTO «Speriamo che almeno si riduca la produzione di documentazione cartacea». Mauro Campedelli, titolare della libreria Einaudi di Piazza Mostra, è scettico.
«Non credo che l’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria migliorerà i controlli. Chi potrebbe mettersi a verificare migliaia e migliaia di fatture? L’unico vantaggio potrebbe essere l’eliminazione della carta, che al momento per quanto riguarda la fatturazione elettronica con la pubblica amministrazione si somma al digitale. La burocratizzazione negli ultimi anni è cresciuta moltissimo». Il passaggio sarà effettivo tra circa venti giorni e riguarderà tutte le fatturazioni B2B: per una libreria si tratta per lo più di vendite a professionisti, tra i quali spiccano avvocati, architetti e piccole imprese private. «Da circa tre anni emettiamo fatture elettroniche per gli enti pubblici come biblioteche e case di riposo con il sistema informatico Aruba, che costa poco ma richiede moltissimo tempo: da mezz’ora a un’ora per la singola fattura. Ora prenderò in considerazione l’ipotesi di utilizzare un programma più costoso ma più rapido». Più spese e più impegno in termini di tempo. I vantaggi attesi sono minimi: il sistema elettronico dovrebbe rendere più ordinata la gestione della documentazione digitalizzando gran parte dell’aspetto fiscale, ma i dubbi sono ancora tanti. «Se una fattura risulta non conforme alla realtà si potrà rifiutare? Ogni caso verrà affrontato singolarmente e immagino ci saranno delle correzioni in corso d’opera. Ad ogni modo non esiste scelta. Solo a regime potremo valutare davvero».