Presidenza Fbk: per Profumo conferma vicina
Provincia, parte il confronto sulle nomine. Forum per la pace, timori per le risorse
Francesco Profumo va verso la riconferma alla presidenza della Fondazione Bruno Kessler. Più incertezza, invece, sul fronte del Forum per la pace: si teme un taglio delle risorse.
TRENTO Il confronto inizierà domani mattina nell’assemblea delle minoranze. Ma la partita delle nomine, in consiglio provinciale, sta già attirando più di un’attenzione. E di un appetito.
L’elenco dei posti da assegnare è sintetizzato nella convocazione dell’organismo consiliare, che domani alle 10.30, a Palazzo Trentini, avvierà l’esame. Ma alla lunga lista indicata nel documento firmato da Paola Demagri vanno aggiunti altri tasselli cruciali. Come i vertici dei principali musei trentini (Mart, Muse e Museo degli usi e costumi della gente trentina), i cui consigli di amministrazione sono già scaduti. E come la presidenza della Fondazione Bruno Kessler, scaduta a dicembre.
Proprio da quest’ultima poltrona si riparte con un orientamento, a quanto pare, già definito: Francesco Profumo, infatti, va dritto verso una riconferma alla guida dell’ente di via Santa Croce. Domani, nel frattempo, l’assemblea delle minoranze dovrà individuare il nome di un componente del board di Fbk, «scelto — si legge — tra persone di alta e riconosciuta competenza scientifica o di alta competenza e comprovata esperienza manageriale». Per quanto riguarda i musei, invece, a inizio della settimana scorsa sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature nei cda. Molte le autocandidature arrivate in Piazza Dante: ora si tratterà di passare alla valutazione più dettagliata dei profili.
Sotto la lente dell’assemblea delle minoranze finirà anche il Forum trentino per la pace: da individuare ci saranno due consiglieri provinciali da inserire nell’assemblea dell’ente. Con un’incognita. Anzi due. La prima riguarda la presidenza, oggi in mano a Massimiliano Pilati (primo non consigliere al vertice): si tratterà di capire se si deciderà di tornare alla «tradizione» di un presidente consigliere o se si continuerà con un esterno. La seconda incognita è quella delle risorse: dopo i tagli ad accoglienza e cooperazione internazionale, c’è chi teme una riduzione di finanziamenti anche per il Forum.
E se le nomine riservate all’assemblea delle minoranze saranno vagliate domani, a far discutere sono già le altre cariche che dovranno essere rinnovate. Non proprio secondarie: nella lista figurano infatti incarichi come il difensore civico, il garante dei detenuti e il garante dei minori, così come la nomina di due componenti della commissione dei 12. In questo caso, il nome sul quale alcuni partiti di maggioranza sembrano insistere è quello di Franca Penasa.