Caos sull’A22, la soluzione ora è il Tunnel
Kompatscher: incentivi per la ferrovia. Conftrasporto: togliere i divieti
L’A22 ha raggiunto i limiti della sua capacità, l’unica soluzione è incentivare il trasferimento delle merci sulla rotaia. Così Kompatscher dopo il caos seguito alla grande nevicata. No dei trasportatori.
BOLZANO L’autostrada ha raggiunto il limite della sua capacità. Dopo il caos in A22 a causa della grande nevicata su cui anche la Procura sta facendo accertamenti, il presidente della Provincia Arno Kompatscher avverte che la situazione è destinata a riproporsi. «L’unica soluzione — sottolinea — è il potenziamento della ferrovia e una politica tariffaria che incentivi il trasferimento dalla gomma alla rotaia». Le associazioni dei trasportatori però insorgono e chiedono la rimozione dei divieti nel week end. «Così il traffico sarebbe spalmato su più giorni» sottolinea il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè.
Stavolta è stata la neva ma domani potrebbe essere la pioggia o un giorno di esodo vacanziero. Sta di fatto che l’autostrada del Brennero è ormai oltre il limite e ogni minimo problema rischia di tradursi in una paralisi dell’arteria che collega l’Italia all’Austria e alla Germania.
«Il blocco totale del finesettimana lungo la A22 — ha detto ieri il governatore altoatesino — ha confermato con estrema chiarezza che l’infrastruttura autostradale ha ormai da tempo raggiunto e superato il limite delle proprie capacità. Rimpallarsi le responsabilità non porta a risultati concreti. Già questo venerdì ci siederemo attorno ad un tavolo, assieme a Trentino e Tirolo, per capire quali sono i margini di manovra per migliorare la gestione di questo tipo di situazioni». Secondo Kompatscher non ci sono grandi alternative: la strada da seguire è solamente una: potenziare la ferrovia.
«Solo incentivando il passaggio dei mezzi da gomma a rotaia — prosegue il presidente altoatesino — potremmo evitare la grande mole del traffico deviato, sgravando così la A22. Per raggiungere questo risultato, però, occorrono non solo infrastrutture, ma anche politiche tariffarie adeguate, e la prevista gestione pubblica dell’autostrada del Brennero fornisce le migliori garanzie possibili da questo punto di vista».
A questo proposito il governatore ha spiegato che nella trattativa con Roma si stanno facendo passi avanti e che nella riunione tecnica di lunedì è stato quasi raggiunto un compromesso per sbloccare il rinnovo della concessione.
L’uscita del presidente altoatesino non è piaciuta per nulla agli autotrasportatori che, al solo sentir parlare di aumenti tariffari, insorgono come un sol uomo.
«Il traffico non è aumentato in modo insostenibile, è appena superiore ai livelli precrisi. Ormai è chiaro che l’obiettivo è quello di fare cassa aumentando i pedaggi per i mezzi pesanti» attacca il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè secondo cui il caosa del finesettimana sarebbe evitabile abolendo i divieti. «All’origine del problema di sabato scorso ci sono i divieti di transito del venerdì imposti dal Tirolo. La soluzione non è l’aumento dei pedaggi, che penalizza un settore già inutilmente mazziato lungo i valichi alpini. Tirolo e Austria comincino a togliere i divieti di circolazione, così il traffico si distribuirebbe su più giornate e questo eviterebbe le code che si registrano nei weekend» insiste Uggè rimarcando la responsabilità dell’inquinamento non è dei mezzi pesanti ma è generato per il 60% dai veicoli leggeri.
Sulla stessa linea anche Piero Cavallaro, referente Cna Fita Trentino Alto Adige. «Se qualche autotrasportatore ha sbagliato è giusto che paghi ma siamo convinti che la maggior parte usi tutti gli accorgimenti. Piuttosto — avverte — va fatta chiarezza sulla capacità di gestione delle emergenze da parte delle società di gestione».
Uggè «La soluzione non è l’aumento dei pedaggi. Austria e Tirolo devono togliere le limitazioni»
Indagine Anche la Procura di Bolzano intende verificare se ci sono stati illeciti