Consiglio comunale, a fine mese il dibattito sul grande impianto
Dopo la presentazione, il 5 giugno scorso, dell’«Agenda strategica sistema Bondone 2035», il documento redatto dall’architetto Alessandro Olivieri e dal suo staff (in una parola, il masterplan), il Consiglio comunale di Trento tornerà a parlare della montagna della città. Lo farà in una seduta monotematica molto probabilmente il 26 o 27 febbraio. Una sessione cui la commissione dei capigruppo ha deciso di far precedere una riunione della commissione ambiente durante la quale approfondire in particolare le ipotesi in campo per la realizzazione della funivia da Trento a Vason, che l’«Agenda» considera strategica e di cui è tornata a parlare in tempi recenti anche la Provincia per bocca del presidente Maurizio Fugatti (a fine gennaio in un incontro con gli albergatori di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi ha esternato la disponibilità di Piazza Dante a ragionare del grande impianto a patto che ci siano investitori privati in grado di accollarsi almeno metà della spesa, che si aggirerebbe fra i 40 e i 45 milioni di euro con costi di gestione di 2 milioni l’anno). Fulvio Rigotti, presidente di Trento Funivie, dovrebbe presenziare all’incontro della commissione — il 15 febbraio — per illustrare lo studio di fattibilità sul collegamento elaborato dalla società pubblica. Il capogruppo del Movimento 5 stelle Andrea Maschio ha chiesto però che in quella stessa seduta si possa approfondire anche un tipo di impianto diverso da quello a fune tradizionale, ovvero l’ascensore a levitazione magnetica, che i tecnici della multinazionale tedesca Thyssenkrupp avevano presentato a operatori turistici e imprenditori la scorsa estate nel corso di un incontro informale cui aveva partecipato anche l’allora vicesindaco Paolo Biasioli. I costi di realizzazione sarebbero quasi doppi rispetto al collegamento a fune, ma quelli di manutenzione inferiori. A ogni modo, non di solo impianto si discuterà in consiglio comunale, ma dello sviluppo urbanistico, ambientale, economico e turistico del Bondone: sul piatto anche l’ipotesi di far slittare la seduta a marzo.