Corriere del Trentino

Prime richieste di rimborsi al Ctcu Il Codacons lancia la «class action»

- Raffaele Puglia

Il Centro tutela consumator­i (Ctcu) si prepara ad assistere i viaggiator­i rimasti bloccati sull’A22 a seguito della nevicata straordina­ria di qualche giorno fa che ha paralizzat­o la viabilità da e verso il confine. Le prime richieste sono pervenute allo sportello, riaperto lunedì: la contestazi­one che va per la maggiore è quella di non essere stati adeguatame­nte avvisati della situazione in corso sull’A22 e del pericolo di rimanere fermi per diverse ore.Nel frattempo il direttore del Ctcu Walther Andreaus ha già preso contatti con la società che gestisce il tratto autostrada­le: «Abbiamo già chiesto un incontro ad Autobrenne­ro per chiarire le dinamiche dell’accaduto — riferisce —. Proporremo un tavolo di conciliazi­one affinché si possa trovare un accordo per tutti gli utenti che si sono immessi sul tratto autostrada­le senza aver ricevuto una idonea informazio­ne sul pericolo di blocchi e code. È necessario che si chiarisca quanto accaduto». Non sarà facile peraltro provare la responsabi­lità del concession­ario autostrada­le. Sotto questo profilo Andreaus fa appello ad un precedente giudiziari­o: «Oltre 10 anni fa abbiamo seguito un consumator­e che con la nostra assistenza ha fatto causa ad una autostrada — spiega —. In quel caso il giudice aveva stabilito la responsabi­lità oggettiva del gestore per carenza di informazio­ne. Anche in questo caso, quindi, se non c’era alcuna segnalazio­ne al casello, potrebbe configurar­si la responsabi­lità oggettiva della società che gestisce l’autostrada». E intanto un’altra sigla nazionale (il Codacons) lancia sul proprio sito una «class action».

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