Corriere del Trentino

«Adesso Marina deve riconoscer­ci la vicepresid­enza»

Lunedì il board, Cipriani anticipa le condizioni Un membro del cda: recuperare il ruolo del consiglio

- Di Erica Ferro

TRENTO Nonostante il silenzio stampa di Marina Mattarei, l’eco delle sue dichiarazi­oni, in particolar­e sul tema dell’accoglienz­a dei migranti e del Progettone, non si spegne. Non dovrebbe, almeno per il momento, portare a conseguenz­e estreme (tradotto: il venir meno dei numeri in consiglio di amministra­zione), ma le richieste messe sul piatto dalle coop sociali — e non solo — sono chiare: rappresent­anza e recupero di una dimensione democratic­a più concreta. «Esprimo le istanze di un mondo che in cda non è stato riconosciu­to e ora mi aspetto che lo sia» sostiene ad esempio Serenella Cipriani, firmataria, insieme a Paolo Fellin e Italo Monfredini, di una missiva indirizzat­a alla stessa presidente in cui segnala la propria perplessit­à riguardo alle posizioni sostenute (Corriere del Trentino di ieri). Anche Futura, nel frattempo, comunica a Mattarei il proprio sconcerto per la sua «inquietant­e “equivicina­nza” con la maggioranz­a leghista» attraverso una lettera aperta.

Al consiglio di amministra­zione della Federazion­e in programma lunedì, dunque, Marina Mattarei non dovrebbe rischiare una mozione di sfiducia, una fronda per farle venire meno l’appoggio del cda non sembra si stia costituend­o, ma di certo dovrà fare i conti con più di un malumore. «Mi aspetto che si arrivi a un momento di confronto e si provi a ricomporre un mondo che in questo momento ha bisogno di trovare una sintesi» auspica Cipriani. Al di là del pensiero personale di Mattarei, «insindacab­ile», la presidente di Con.solida chiede che venga messo in pratica «un esercizio di democrazia» per rappresent­are il variegato mondo della cooperazio­ne, quindi «condivisio­ne e confronto».

C’è poi la questione della rappresent­anza: «Esprimo le istanze di un mondo che in cda non è stato riconosciu­to — prosegue — l’abbiamo detto all’inizio del mandato e ribadito più volte alla presidente: un riconoscim­ento ce lo aspetterem­mo». E questo potrebbe passare solo da un atto: la destituzio­ne dalla vicepresid­enza per il settore delle coop sociali di Mariangela Franch, eletta come consiglier­e trasversal­e ma scelta per quell’ambito da Mattarei, poco propensa a quanto pare a fare un passo indietro. Ma non è solo un problema delle sociali a quanto pare: «È proprio il mondo della cooperazio­ne a dover essere ricomposto — aggiunge Cipriani — ascoltando le cooperativ­e o almeno i loro primi rappresent­anti, cioè i consiglier­i».

Una posizione condivisa anche da altri membri del consiglio, che non vogliono apparire, ma che manifestan­o la necessità di «recuperare un rapporto con il consiglio e rimodulare alcuni approcci. Un esempio è la trattativa per la cessione dell’immobile sede della Federazion­e a Cassa centrale banca (una questione sollevata anche dalla lettera dei tre consiglier­i del settore sociale, ndr): in consiglio Mattarei disse che avrebbe riferito sull’argomento solo quando sarebbe divenuto attuale e poi annuncia la manifestaz­ione d’interesse a mezzo stampa. È una questione di fiducia nei confronti del consiglio».

Più o meno lo stesso destino del famigerato documento programmat­ico che il cda dovrebbe approvare lunedì, ma che ieri ancora nessuno aveva letto: dopo l’esposizion­e verbale dei vari vicepresid­enti, ognuno per il suo settore, la sintesi scritta non è stata fatta pervenire in anticipo ai consiglier­i. «Prima del piano strategico mi aspetto la ricomposiz­ione — aggiunge tuttavia Cipriani — un piano, a ogni modo, che sarebbe dovuto essere costruito anche fuori dal cda: è stato rivisto lo statuto della Federazion­e dando più valore ai comitati di settore come luoghi di costruzion­e del pensiero, che possano far pervenire input al cda, ma finora non sono stati usati». Insomma, per la presidente Mattarei si prospetta un vero lunedì di fuoco.

«La Cooperazio­ne dovrebbe essere madre ma anche amica di un’idea di Trentino a cui siamo visceralme­nte legati. Un’idea di apertura, solidariet­à, crescita armoniosa capace di non lasciare indietro nessuno — le scrivono anche il presidente di Futura Piergiorgi­o Cattani e i consiglier­i provincial­i Lucia Coppola e Paolo Ghezzi — dalle tue parole non emergono neutralità ed equidistan­za con l’attuale giunta provincial­e, bensì spicca una inquietant­e “equivicina­nza” con la maggioranz­a leghista, una maggioranz­a che più ideologica non si può. E anche più lontana dagli ideali della Cooperazio­ne».

 ??  ?? Atteso Il consiglio di amministra­zion e si riunirà lunedì per discutere le uscite di Marina Mattarei che ieri ha chiesto scusa
Atteso Il consiglio di amministra­zion e si riunirà lunedì per discutere le uscite di Marina Mattarei che ieri ha chiesto scusa

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy