Lupi e orsi: via al monitoraggio delle forze dell’ordine
Si parte lunedì in 5 aree. Enpa: «Territorio militarizzato». Garramone: «Nessuna task force»
TRENTO Stretto monitoraggio di lupi e orsi del Trentino da lunedì nelle aree dove i grandi carnivori si sono più avvicinati ai centri abitati, Rumo, Ala, Canazei e Monte Bondone, con un servizio che coinvolgerà tutte le forze di polizia nazionali, locali, corpo forestale provinciale. Le attività di vigilanza e osservazione avranno un’attenzione maggiore nelle fasce orarie di avvistamento degli animali. Sul campo forze di polizia «già presenti» precisa più volte il questore di Trento, Giuseppe Garramone, «nessuna attività in più, nessuna task force, utilizziamo il personale già presente, ma con un’attenzione maggiore al problema che ci è stato segnalato dai Comuni interessati per tutelare i cittadini affinché possano essere tranquilli». E nel caso di avvistamenti, spiega: «La pattuglia operativa quel giorno attiverà tramite il 112 o il numero 366 6625785 il nucleo di intervento della Provincia con squadre operative 24 ore composte da veterinari e forestali».
Immeditato l’attacco dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, che commentando «la mobilitazione delle forze di polizia in Trentino contro i grandi carnivori», parla di «militarizzazione del territorio» e minaccia attraverso la presidente nazionale Carla Rocchi di «denunciare alla magistratura l’intera catena di comando nel caso vengano uccisi lupi o orsi, è vietato». Inoltre dice: «È un disegno perseguito da certi esponenti politici il cui unico obiettivo è quello di armare i fucili e autorizzare massacri», e chiede se «gli agenti sul territorio abbiano ricevuto un’adeguata formazione, la gestione degli animali selvatici, come sostiene il Ministero dell’ambiente che ha predisposto il piano per la gestione dei lupi, è una questione scientifica e non un’emergenza di ordine pubblico» e glissa l’operazione come «propaganda».
«Follia pura dire che si spari e si usino armi», risponde a distanza Garramone. Perplesso, aggiunge: «Nessuno ha mai parlato di catturare e uccidere animali, ci limitiamo a un’attività ordinaria di vigilanza e controllo, come Comitato e tavolo tecnico per la sicurezza ci occupiamo di tutelare i cittadini da tutti i pericoli, ma altro è parlare di uccisione».
Il tema è emerso nell’ultimo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 23 gennaio, dove si era parlato del tema dei grandi carnivori e dove il governatore Maurizio Fugatti aveva presentato il problematica. Il monitoraggio durerà due mesi al termine di quali verrà fatto un primo bilancio e riconvocato il tavolo tecnico .