Corriere del Trentino

Il libro del conduttore radiofonic­o di Radio3 presentato a Trento

Un viaggio con Socrate e la felicità Del Soldà: «Siamo sempre più soli»

- Andrea Bontempo

TRENTO «È una tendenza diffusa quella di cercare risposte alle inquietudi­ni di oggi nella saggezza degli antichi. Socrate non lo consente. Socrate vive per confutare le convinzion­i di chi s’imbatte in lui. Per questo la Pizia, l’interprete di Apollo a Delfi, disse che nessun uomo è più sapiente di lui». Finisce così, sfatando il cliché dell’infallibil­e saggezza degli antichi e con un’apologia del filosofo greco Socrate (470-399 a.C.), l’introduzio­ne di «Non solo di cose d’amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità» (Marsilio, 2018): un libro di filosofia e di attualità, «un viaggio fatto insieme a Socrate dentro i problemi del nostro tempo», che l’autore Pietro Del Soldà, conduttore del programma radiofonic­o «Tutta la città ne parla» su Rai Radio3, ha presentato ieri alla libreria Àncora di Trento e nell’aula magna del Collegio Arcivescov­ile.

Del Soldà, il suo libro parla degli «ostacoli alla ricerca della felicità nella vita di ciascuno e nello spazio pubblico», constatand­o che «siamo sempre più soli» e «usiamo le persone come strumenti»: cosa intende?

«Oggi tendiamo a sentirci sempre più slegati gli uni dagli altri, anche nei nostri quotidiani e apparenti rapporti: sui social network condividia­mo la solitudine piuttosto che superarla. La forte individual­izzazione porta a considerar­e la felicità come un cammino solitario in cui gli altri sono solo uno strumento utile per raggiunger­la se non addirittur­a un ostacolo o una minaccia: il modello della felicità come vittoria sugli altri, della vita come una gara».

Perché la pratica del dialogo, come lei scrive, è un rischio?

«Il dialogo, così come è incarnato dalla figura di Socrate, è una condizione esistenzia­le, un’apertura totale e sincera all’altro, un’immersione nell’altro, un tuffo rischioso ma necessario, in cui ci si spoglia completame­nte delle proprie certezze per uscire dalla solitudine e condivider­e invece un via comune per la ricerca della felicità».

Socrate è un modello in tal senso, eppure non possiamo rivolgerci a lui per avere risposte.

«È un po’ ingenuo cercare risposte ai problemi contempora­nei nelle parole degli antichi. La grandezza, l’attualità e la fattualità di Socrate risiedono invece nella sua capacità di chiamarci direttamen­te in causa, di spingerci ad affrontare i problemi che lui pone –

sulla giustizia, la felicità, le leggi, la politica, l’amore – partendo dalla nostra vita, dai nostri problemi. Socrate è uno stimolator­e del dialogo, non un prontuario di risposte, ci chiede di metterci in gioco e per questo sarà sempre attuale».

La nostra società avrebbe parecchi interrogat­ivi da porsi eppure sembra sempre estremamen­te sicura di sé, al riparo nelle proprie certezze. Come si risolve questo paradosso?

«Molti politici e cittadini comuni in questo panorama di smarriment­o generale reagiscono ergendo muri e riparandos­i dietro a identità forti, chiuse, aggressive, in un disperato bisogno di appartener­e a qualcosa che sia contro qualcuno, teorizzand­o la chiusura invece che l’apertura all’altro. Per invertire tutto ciò bisogna tornare al dialogo socraticam­ente inteso».

Qual è il consiglio che si sente dare ai giovani?

«Costruire con gli altri la propria passione, rompere il guscio e mettersi in gioco in condivisio­ne, dando valore a ogni azione, capendo che la felicità non è una competizio­ne continua ma un percorso da compiere insieme».

Consiglier­ebbe loro di iscriversi a Filosofia?

«Sì, se non la intendiamo come un esercizio puramente astratto ma come un sapere che ha direttamen­te a che fare con la vita, come la concepiva Socrate insomma, che era le cose che diceva e che faceva, sempre armonico, mai in disaccordo con sé stesso. Se un giovane avesse tale passione gli direi di coltivarla, di non avere paura e di non essere ossessiona­to dalla sicurezza del futuro».

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Scrittore Pietro Del Soldà conduce su Radio3 «Tutta la città ne parla»

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