Brunico attende il ciclone Jovanotti «Plan de Corones ideale per l’evento»
Il direttore Del Frari: «Grande chance. Impatto alto? Studiate le contromisure»
«I tuoi fianchi sono Alpi, i tuoi seni Dolomiti». Già a suo tempo la Serenata
rap di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, era tutto un programma. Un programma in cui, quest’anno, il Plan de Corones, con le Alpi Aurine a nord e la Marmolada e le Dolomiti a sud assurge addirittura a «ombelico del mondo». Giochi di fantasia e di parole a parte, ormai è risaputo che il «Jova beach party tour 2019» chiuderà alla grandissima il suo ciclo di appuntamenti estivi sulle spiagge italiane proprio in vetta al regno pusterese dello sci e della montagna, il 24 agosto 2019, a Plan de Corones.
Dunque, dopo tanto sole e mare, cosa meglio di una «spiaggia» inedita e a un passo dal cielo come la vetta del Plan de Corones, in versione estiva, per chiudere un tour inedito, dedicato al mondo e alle famiglie, all’eco-sostenibilità, in particolare contro l’invasione della plastica — partner è il Wwf — oltre che ai 50 anni del primo uomo sulla Luna. Un concerto e un concetto, in perfetto stile Jovanotti. Ma Plan è il posto giusto viste le recenti polemiche per altri concerti sulle vette trentine? Andrea Del Frari, direttore marketing del consorzio Skirama Plan de Corones, già in passato aveva preso contatti con l’entourage della star ed è convinto di sì.
Del Frari, dopo Zucchero, Venditti e ora Jovanotti, nonché Peter Maffay e Reinhard Fendrich per il mondo germanofono, possiamo dire che quando i musicisti diventano mostri sacri, il Plan de Corones diventa sede naturale dei loro concerti?
«È un punto di vista interessante. In realtà noi non siamo organizzatori di concerti come accade per altre stazioni sciistiche, dove il concerto di inizio o fine stagione è diventato tradizione. Il nostro settore è la montagna e, principalmente lo sci. Però ci guardiamo incontro e sappiamo cogliere le occasioni. Nello specifico, l’idea del nuovo format di Jovanotti ci è piaciuta subito e dopo essere stato votati come Best Ski Resort delle Alpi abbiamo pensato a qualcosa di straordinario anche nel periodo estivo. In quest’ottica, oltre al concerto, la nuova idea di Jovanotti si inquadra al meglio».
La valorizzazione estiva del Plan de Corones, con il Messner Mountain Museum, gli intrattenimenti per famiglie e ora con il museo Lumen e l’AlpINN, è in atto da diverso tempo.
«Sì. E si continua su questa strada, anche se in realtà, oltre al far conoscere la versione estiva del Plan de Corones, con i suoi panorami, la campana Concordia, le offerte per le famiglie, i bambini e per la cultura della montagna, la notorietà di Jovanotti diventa un arricchimento per il brand Plan de Corones e val Pusteria in generale, dove accadono sempre eventi eccezionali».
Lorenzo Cherubini, l’avete contattato voi o vi ha scelto lui?
«In verità l’idea è partita da lui. Con l’entourage di Jovanotti e con lui siamo stati e siamo sempre in contatto. In passato noi avevamo sondato le possibilità di collaborazione, ma stavolta la richiesta è arrivata da lui e noi, anche per il format proposto, siamo stati ben felici di assecondarla».
Si parla di format, di un contenitore, più che di un concerto. Cosa intendete, come sara?
«Il format è particolare perché è nato come una giornata in spiaggia, nel nostro caso, in montagna, per tutta la famiglia. L’area festival sarà molto ampia, con intrattenimento e giochi anche oltre la musica, di cui il Plan, ad esempio con il villaggio indiano e lo sky scraper dispone già, e che saranno integrati da quelli del format. I cancelli apriranno nel primo pomeriggio e il ticket, fin dal mattino, consentirà di muoversi per l’intero Plan de Corones, con tutti gli impianti a disposizione. Sarà praticamente una giornata in montagna con l’organizzazione nostra e di Jovanotti, che culminerà con il suo concerto delle 18 per chiudersi, tassativamente alle 21.30 con la cessazione di ogni musica e il ritorno a valle».
Parliamo di eco-sostenibilità e di inquinamento, anche luminoso e acustico. Jovanotti ci tiene molto, ma davvero lo show è compatibile con un sito di montagna?
«Anche noi ci teniamo. Per ciò che riguarda il Plan de Corones ricordiamo solo che le società impiantistiche stanno rinnovando da anni il parco dei battipista con mezzi ibridi a bilancio di emissioni a zero e che siamo fra i pochissimi centri che offrono anche l’accessibilità su rotaia dalla stazione di Parca. Per l’evento in sé, il Wwf è uno dei partner di Jovanotti e la prima parola d’ordine sarà “rigorosamente plastic free” e rispetto assoluto dell’ambiente».
Altri aspetti fondamentali saranno l’accessibilità, la sicurezza ed il deflusso delle persone. Oltre al prezzo.
«Il prezzo è presto detto: il ticket costerà 69 euro, 10 in più che il biglietto per le spiagge ma con il pass giornaliero per tutti gli impianti aperti sul Plan de Corones, oltre ai normali diritti di prevendita (15%). All’acquisto il cliente dovrà indicare obbligatoriamente uno dei 5 impianti, che saranno da usare per salita e discesa finale. Per il resto della giornata saranno usufruibili liberamente tutti gli impianti. Il «sold out» è fissato a 25 mila ingressi, 5 mila per ciascun impianto: Riscone (10 mila su 2 cabinovie), Perca, Valdaora e San Vigilio di Marebbe con 5.000 ciascuno. Jovanotti salirà sul palco alle 18 per 2 ore circa di spettacolo. La musica cesserà alle 21.30 per agevolare il deflusso. Gli impianti viaggeranno ad oltranza, fino all’ultimo passeggero».
Accessi e precauzioni Sold-out fissato a 25.000 ingressi: su ogni biglietto sarà indicato quale degli impianti di risalita usare