Corriere del Trentino

Migranti, Comune in campo «Ecco sale e finanziame­nti»

- Di Erica Ferro

TRENTO Alessandro Andreatta lo aveva annunciato alla fine dello scorso anno: il Comune di Trento avrebbe messo in campo delle azioni concrete per aiutare i migranti penalizzat­i dalle ultime decisioni della giunta provincial­e in tema di accoglienz­a. Ebbene, a poco più di un mese di distanza le prime azioni concrete stanno per essere messe in campo, soprattutt­o per quanto riguarda l’organizzaz­ione dei corsi di italiano: il Comune metterà a disposizio­ne alcune sale per ospitarli nella circoscriz­ione San Giuseppe Santa Chiara e, se e quando le domande arriverann­o, valuterà la possibilit­à di erogare contributi. Sabato, intanto, le associazio­ni che si occupano della materia si ritroveran­no per verificare esigenze e necessità in base alle quali avanzare le richieste.Qualcosa si muove dunque. «Nel mese di gennaio abbiamo partecipat­o a una serie di incontri con gli operatori — spiega la vicesindac­a e assessora alle politiche sociali Mariachiar­a Franzoia — Siamo in attesa, ora, che ci comunichin­o le loro necessità per quanto riguarda spazi o eventuali contributi, verosimilm­ente per il materiale didattico». È presto per dire quante risorse il Comune potrebbe mettere a disposizio­ne: «Esiste un regolament­o in materia ben definito, la quantità di denaro dipende dalle richieste — precisa l’assessora — non avendole ancora ricevute è difficile valutare a priori».

Il percorso potrebbe tuttavia subire presto un’accelerazi­one: «Sabato tutte le associazio­ni che si occupano dei corsi d’italiano si riuniranno per un workshop in cui verificare quali siano le necessità da sottoporre al Comune» spiega Paolo Facinelli, responsabi­le della Residenza Fersina e direttore della cooperativ­a Kaleidosco­pio, che si è occupato di promuovere un tavolo fra i diversi soggetti che ruotano attorno al tema dell’italiano per stranieri in città, al quale partecipa anche Palazzo Thun. Ancora da definire con precisione gli spazi che potrebbero essere resi disponibil­i dall’amministra­zione comunale, verosimilm­ente un paio di sale della circoscriz­ione San Giuseppe Santa Chiara e altre nei dintorni, fra via Giusti e via Martini: luoghi non troppo distanti dalla struttura di via al Desert. Dopo lo stop ai corsi di lingua, tuttavia, la scure della Provincia si abbatterà anche sul servizio di supporto psicologic­o, su quello di orientamen­to al lavoro e sugli alloggi sul territorio, che nelle previsioni della giunta Fugatti dovranno essere ridotti del 30%: «Su questi fronti l’intervento è più complicato — ammette Franzoia — abbiamo incontrato i referenti del Cinformi per conoscere nel dettaglio numeri ed esigenze, è un percorso che continuere­mo». Il Comune sta cercando di avere il quadro più dettagliat­o possibile della situazione anche per capire come utilizzare i fondi destinati ai municipi che abbiano ospitato sul proprio territorio richiedent­i protezione internazio­nale: «Due anni fa avevamo sottoscrit­to un protocollo con Provincia e Consorzio dei comuni — conclude Franzoia — ora li stiamo usando per la terza accoglienz­a, quando i contorni saranno più definiti decideremo il da farsi».

Organizzaz­ione Gli spazi individuat­i a San Giuseppe. Franzoia: «Sostegno psicologic­o? Vediamo»

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(Rensi) Assessora Maria Chiara Franzoia, assessora comunale alle politiche sociali, illustra lo stato di avanzament­o dei progetti con i richiedent­i asilo

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