Testa alla Cev Ma l’Itas deve respirare
Da una coppa all’altra. Archiviata l’esperienza della Final Four, per Trento è tempo di tornare in campo sul fronte europeo: domani sera alla Blm group Arena alle 20.30 andrà in scena la gara di ritorno dei quarti di finale di coppa Cev contro gli svizzeri dell’Amriswil. Oggi pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, Angelo Lorenzetti dovrà anche valutare le condizioni fisiche della rosa e decidere chi eventualmente tenere a riposo. Sabato, infatti, nella semifinale persa contro la Lube, erano scesi in campo in condizioni fisiche imperfette sia Srecko Lisinac che Simone Giannelli. Se il capitano ha tenuto il campo per cinque set, il centrale serbo per un problema al polpaccio sinistro emerso nell’ultimo allenamento alla Unipol Arena prima della gara, ha dovuto lasciare la contesa sul 9-13 del terzo. Da qui anche le parole dell’allenatore a fine gara: la gestione fisica dei giocatori d’ora in avanti sarà tutta rivolta alla fase finale della stagione, anche a costo di lasciare qualche punto per strada in SuperLega. Il cemento della palestra di Amriswil, insomma, qualche conseguenza l’ha lasciata, posto che di certo il gruppo a questo punto del percorso accusi sicuramente anche la stanchezza di annate senza sosta (chi, come Giannelli, Candellaro, Grebennikov, Russell, Kovacevic e lo stesso Lisinac gioca in pianta stabile con la Nazionale non si è praticamente mai fermato dalla fine dello scorso campionato). In quest’ottica la semifinale di Coppa Italia — risultato negativo e difficoltà tecniche evidenziate a parte — restituisce, fra le altre, anche la nota positiva della confermata competitività della panchina trentina: Van Garderen e Codarin, quando chiamati in causa, hanno saputo portare il loro contributo alla causa. Il giovane centrale friulano in particolare, classe 1996, ha saputo distinguersi soprattutto nel secondo set, chiuso con un muro e due su due in attacco.