Corriere del Trentino

«Becoming me», storia di Marian: da donna a uomo

«Becoming me» il film che racconta la transizion­e di genere in Alto Adige

- Visentin

Storia di Marion che diventa Marian. Un percorso di 9 anni per trasformar­si, anche esternamen­te, nella persona che da sempre sentiva di essere. E un film, lungo 9 anni, che ha saputo raccontare questo viaggio con realismo e profondità, entrando nell’intimità e nei pensieri di Marion, prima maestra elementare di 32 anni di San Michele, piccolo paesino dell’Alto Adige. Oggi per tutti Marian, maestro elementare, cantante, splendido giovane uomo molto attivo all’interno della comunità altoatesin­a, amato da tutti i compaesani e adorato dai piccoli alunni della sua scuola.

«Becoming me» è il film della regista altoatesin­a Martine De Biasi, prodotto da Helios Sustainabl­e Films e finanziato dalla Film Commission dell’Alto Adige, che sarà presentato al Bolzano Film Festival dal 9 al 14 aprile e probabilme­nte poi approderà alla Mostra del Cinema di Venezia

Progetto unico, non solo perché la telecamera ha seguito Marian per quasi dieci anni in ogni tappa della sua transizion­e di genere, ma anche per la delicatezz­a e l’intensità con cui il film è riuscito a raccontare sentimenti, sensazioni, dubbi, paure, speranze del protagonis­ta. Una storia che squarcia il velo di paura e omertà che spesso accompagna il percorso di chi decide di affrontare il cambio di sesso. Ma è anche la testimonia­nza dell’ostinata determinaz­ione con cui Marian ha voluto condivider­e con l’intera comunità di paese la sua scelta. Prima con i genitori dei suoi alunni a scuola, con la preside, con la parrocchia.

La lealtà verso le persone care. Il conflitto tra il bisogno di essere accettato dalla società e vivere seguendo ciò che sente.

Un desiderio forte, quello di vivere secondo la sua vera natura, un bisogno primario, che contempora­neamente convive con la necessità di essere compreso da tutte le persone che fanno parte della vita e del lavoro.

«Questo film vuole anche documentar­e attraverso la vita di Marian e l’ambiente che lo circonda cosa significa essere un uomo oppure una donna nella nostra società – sottolinea la regista Martine De Biasi - . E’ il ritratto di Marian e della sua lotta per ritrovare ciò che sente di essere». Un viaggio emotivo, in cui Marian è riuscito a lasciare il tempo di elaborare la transizion­e a chi aveva intorno e a portare poi con sé, attraverso un lungo processo di media- zione e spiegazion­e, gli affetti e l’intera comunità. «Il film vuole essere uno strumento di formazione per abbattere le barriere», spiega Martine De Biasi. Entrare dentro il cuore, i pensieri, il cambiament­o di Marian, non è stato facile nemmeno per Martine. Nonostante il legame affettivo tra loro. Un grande amore prima, una lunga, profonda amicizia dopo. E un momento di perplessit­à quando Marion le ha comunicato l’in- tenzione di diventare Marian.

«Tu hai un problema a vedermi come uomo, ma io guardandom­i allo specchio mi vedo già così». La difficoltà di Martine, all’inizio, diventa anche la chiave per capire questa decisione, attraverso il film. «Non ero d’accordo, volevo restasse com’era – rivela la regista - . Nel film quindi c’è anche il mio percorso di accettazio­ne».

Ma il messaggio finale è chiaro: «Chi sono gli altri per mettersi in mezzo alla felicità di una persona? La decisione è solo di chi fa il percorso. Nessuno può scegliere per qualcun altro».

Attraverso la telecamera, «Becoming me» fa luce sulla società altoatesin­a, tradiziona­lista e chiusa, che però a sorpresa si rivela diversa dalle aspettativ­e.

«Quello dell’Alto Adige conservato­re si è dimostrato uno stereotipo – dice la regista – è in realtà un territorio molto più accoglient­e di altri. Sarà perché molti sono abituati a seguire la television­e tedesca, che su questi temi è molto più avanti della tivù italiana. Di fatto la transizion­e di Marian è stata accettata da tutti». Nel film, è significat­iva una frase di Marian, all’inizio del percorso, quando gli si chiedeva il motivo della decisione: «Per tutta la mia vita mi sono sentito un uomo. Penso a me stesso come a un uomo. Mi comporto come un uomo. Nelle relazioni, io sono un uomo».

Per tutta la vita mi sono sentito un uomo. Penso a me come a un uomo, mi comporto come un uomo

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 ??  ?? «Becoming me» Nella foto in alto Marian mentre si fa la barba in fase di avanzata transizion­e. E il primo piano di Marion all’inizio del percorso. Due immagini tratte dal film
«Becoming me» Nella foto in alto Marian mentre si fa la barba in fase di avanzata transizion­e. E il primo piano di Marion all’inizio del percorso. Due immagini tratte dal film
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