Salute, Degasperi indovina prima il dirigente «Facile intuire il vincitore, iter discutibile»
TRENTO Non è la prima volta che indovina in anticipo una nomina. «Sarà successo già una quindicina di volte» sorride Filippo Degasperi. Ma questo, precisa il capogruppo provinciale del Movimento 5 Stelle, «è il primo caso che riguarda il nuovo esecutivo provinciale». E quindi, prosegue, è significativo. Tanto da diventare oggetto di una interrogazione depositata in queste ore dai pentastellati.
La questione riguarda il bando per la scelta del nuovo dirigente del dipartimento salute e politiche sociali della Provincia. Terminato, qualche giorno fa, con l’annuncio del vincitore: Giancarlo Ruscitti, selezionato tra una rosa di 18 candidati. Un nome che non ha sorpreso Degasperi. Il quale, in una mail di posta certificata datata 3 febbraio, allegata all’interrogazione (nella foto), aveva pronosticato proprio la scelta dell’ex direttore del dipartimento salute e politiche sanitarie della Regione Puglia.
«Come ho fatto? Non è stato difficile» spiega il consigliere pentastellato. «Qualcuno all’interno della struttura — prosegue — mi ha segnalato il nome prima del 3 febbraio. Poi ho fatto le mie ricerche». Verifiche che hanno confermato l’indiscrezione: «Ruscitti — sottolinea il gruppo dei 5 Stelle — è un professionista da anni alla ribalta del panorama sanitario italiano. È abilmente passato dalla giunta veneta del presidente Galan all’amministrazione della Fondazione Opera San Camillo in Lombardia, per poi approdare in Puglia come uno dei super direttori della giunta Emiliano. E passando da destra a sinistra non si è fatto mancare neppure il centro dell’ex ministro Lorenzin, che lo aveva nominato nella commissione che doveva selezionare i manager del servizio sanitario nazionale».
Non solo: «Sono noti i legami del medico romano Ruscitti con il direttore sanitario dell’azienda sanitaria Claudio Dario». Indizi che si sono trasformati in certezze per Degasperi, che quindi ha messo nero su bianco il nome a inizio febbraio. «Ruscitti — osserva il consigliere — avrà certamente dei meriti, ma stupisce che l’eccellente sanità trentina vada a prendere un manager di una regione il cui sistema sanitario si posiziona nell’area critica secondo il rapporto Crea. Tra l’altro, un manager che non porta nemmeno una grande innovazione».
Ma il punto non è solo questo. «Stupisce — allarga le braccia Degasperi — che nel tempo nessuno si sia attivato per capire come un consigliere riesca ad azzeccare con una frequenza ormai statisticamente significativa l’esito delle procedure. Abbiamo proposto anche l’adozione di correttivi, peraltro approvati ma finora non attuati, per contenere il verificarsi di situazioni discutibili. Ma alla prima occasione, il risultato dell’autonominata giunta del “cambiamento” è esattamente lo stesso rispetto ai tanto vituperati predecessori». Tanto che, avverte il consigliere, «tutta la trafila del bando poteva essere risparmiata e velocizzata semplicemente rivolgendosi a me: si sarebbero probabilmente evitate inutili perdite di tempo e dispendio di energia al nucleo di valutazione e soprattutto agli altri 17 iscritti alla selezione».