Suppletive, i 5 Stelle si affidano a una giuria
I candidati saranno scelti da una commissione. Il centrosinistra attende il Patt
TRENTO I 5 Stelle cambiano ancora. In vista delle elezioni suppletive di maggio, il movimento ha deciso di sperimentare un nuovo metodo per l’individuazione dei candidati che si sfideranno nei collegi di Trento e della Valsugana. Affidando la valutazione dei profili a una giuria ristretta.
La nuova prospettiva è stata tracciata mercoledì sera, in una riunione convocata proprio per definire il percorso che porterà il movimento all’appuntamento elettorale di fine maggio. Niente votazione online, dunque, per la scelta dei candidati pentastellati. L’assemblea, mercoledì, ha deciso di «costruire un percorso alternativo». E di puntare sul giudizio di una sorta di commissione, la cui composizione non sarà però casuale.
In sostanza, per creare una giuria di livello, ogni portavoce (sono 27 quelli presenti oggi in Trentino) proporrà un nominativo. Dei 27 potenziali nomi in lista, poi, si passerà a cinque. Come? Con un’estrazione a sorte. Saranno dunque questi cinque «eletti» a dover valutare i profili dei possibili candidati, analizzando non solo il curriculum ma tenendo conto anche di altri aspetti, come la capacità comunicativa. Ancora nessuna anticipazione sulle figure che potrebbero sfidarsi nei due collegi: nel Movimento, ora, si aprirà la fase delle autocandidature. Che si concluderà domenica 31 marzo.
Solo ad aprile, dunque, la giuria potrà prendere in mano i curricula per avviare la valutazione. L’ obiettivo è quello di concludere il lavoro con l’individuazione di due nomi (uno da spendere sul collegio di Trento e uno per il collegio della Valsugana) e anche di un paio di eventuali sostituti. Mancherà, a quel punto, solo l’ultimo step. Decisivo: le candidature dovranno essere approvate dal capo po- litico del Movimento Luigi Di Maio, che mantiene il diritto di veto.
E se i 5 Stelle hanno avviato il percorso che porterà al voto di maggio, nel centrosinistra gli occhi rimangono puntati sul congresso del Patt, che domenica celebrerà il cambio al vertice. Le dichiarazioni dei tre candidati a segretario di fatto hanno indicato l’intenzione del partito di procedere in solitaria almeno per questo passaggio alle urne. Ma nel centrosinistra la partita non viene ancora data per persa. E da lunedì, a congresso autonomista alle spalle, qualche contatto potrebbe esserci. Con Futura che ha già ipotizzato la candidatura della consigliera provinciale del Patt Paola Demagri per il collegio di Trento: una visione condivisa dal Pd ma che finora è stata salutata con freddezza dagli autonomisti.
Nel centrodestra, infine, i nomi circolati sono quelli di Martina Loss per il collegio della Valsugana e di Denis Paoli per quello di Trento. Con un’incognita ancora aperta per le Europee: l’ipotesi di una candidatura dell’ assessore provinciale e segretario della Lega Mirko Bisesti è legata alle decisioni nazionali.