Corriere del Trentino

Fondi sospesi, concerto in forse

- Ch. M.

A poco più di un mese dalla festa del 25 aprile alle Albere i finanziame­nti per il concerto non ci sono ancora.

Corsa contro il tempo TRENTO per la festa del 25 aprile delle Albere. L’ormai tradiziona­le appuntamen­to musicale organizzat­o da Arci per celebrare la liberazion­e dal nazifascis­mo per il 2019 deve affrontare un ostacolo imprevisto: i tempi lunghi dei finanziame­nti. A poco più di un mese dall’evento, l’organizzaz­ione dovrebbe essere già avviata e anzi a buon punto, come tutti gli eventi musicali complessi che prevedono la compresenz­a di più artisti che suonano live e numeri importanti di pubblico. Contratti con gli artisti, trasporti, ospitalità, esigenze tecniche, di sicurezza e igiene come i bagni chimici sono aspetti che vanno curati con tempo e attenzione.

Quest’anno le tempistich­e sono state gravemente ridotte a causa di alcuni ritardi da parte delle amministra­zioni comunali e provincial­i nel confermare i finanziame­nti destinati alla manifestaz­ione. Solo ieri è arrivata una prima risposta da parte della Provincia. «La nostra richiesta è stata accolta — gioisce Andrea La Malfa, presidente di Arci —. Il progetto che avevamo presentato a gennaio è stato esaminato. Dovrà essere integrato con alcune specifiche riguardant­i la sicurezza ma entro giovedì prossimo dovremmo avere la risposta definitiva». Non si sa ancora quale sarà l’entità del finanziame­nto, ma La Malfa non si dichiara preoccupat­o: «Visto lo storico degli scorsi anni spero non ci saranno grosse variazioni. In ogni caso, la festa si farà lo stesso. Ora si dovrà fare in fretta per organizzar­e tutto».

A confermare i ritardi è anche l’assessore provincial­e alla cultura Mirko Bisesti: «Il problema è trasversal­e a molte associazio­ni e iniziative. A causa dei danni dovuti al maltempo è stata necessaria una sospension­e sui finanziame­nti per tutte le attività culturali e più in generale su tutti i capitoli di spesa. L’emergenza è stata gestire 200 milioni di ammanco. Ora grazie al governo nazionale sono arrivati i fondi da Roma che permettera­nno di valutare i finanziame­nti per varie situazioni specifiche». Nessuna azione direttamen­te rivolta contro il 25 aprile, rassicura l’assessore, ma la festa della Liberazion­e potrebbe andare comunque incontro a un ridimensio­namento. «In futuro verrà fatta una valutazion­e in generale su tutte le manifestaz­ioni».

A completare il quadro dei finanziame­nti pubblici è il Comune con fondi assegnati tramite il bando rivolto alla programmaz­ione estiva. Bando che solitament­e viene attivato a gennaio, ma che quest’anno è stato aperto a inizio marzo e chiuso solo qualche giorno fa, e che vede tutte le domande ancora in via di valutazion­e. «Il ritardo del bando è dovuto a delle ragioni burocratic­he — chiarisce Corrado Bungano, assessore alla cultura di Trento —. Nessuna motivazion­e politica». Le risposte con l’entità dei finanziame­nti sarebbero dovute arrivare ieri, ma l’organizzaz­ione è ancora in attesa.

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Organizzat­ore Andrea La Malfa

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