Meccatronica, sospiro di sollievo Ricorsi bocciati
Meccatronica, i giudici siglano il via ai lavori. Il collegio: istanze inammissibili. Rischio di nuove cause
Il Tar di Trento «sigla» il via libera ai lavori per la realizzazione dei nuovi laboratori Prom nel polo Meccatronica. I giudici hanno respinto i ricorsi di Collini e Integra. Il timore: nuove impugnazioni.
TRENTO In Provincia si tira un sospiro di sollievo, anche se sono tutti consapevoli che l’annoso iter giudiziario potrebbe non essere ancora concluso. C’è il Consiglio di Stato, ci potrebbero essere altre impugnazioni. Una prima vittoria, però, Piazza Dante l’ha portata a casa. Per i giudici trentini i lavori per la realizzazione dei nuovi laboratori ProM facility del polo della Meccatronica di Rovereto possono iniziare. Il Tar di Trento ha infatti bocciato, ritenendoli inammissibili, i ricorsi presentati da «Collini lavori» e dal «Consorzio Integra» contro l’assegnazione della gara a favore di «Iti Impresa generale spa», avvenuta a fine gennaio.
«Il ricorrente non ha alcun interesse qualificato all’accoglimento del presente ricorso» scrivono i giudici in sentenza. «Collini lavori spa» e «Integra» erano stati esclusi dalla gara in quanto, secondo il Tar, avrebbero presentato un progetto definitivo di un edificio «non corrispondente a quello richiesto con il progetto preliminare predisposto dalla stazione appaltante». La pronuncia, dell’8 luglio 2017, era stata mal digerita dalle due Rti che avevano dato il via al braccio di ferro davanti al Tribunale amministrativo. D’altronde l’opera è appetibile. Parliamo di strutture per 6000 metri quadrati, per un importo dei lavori di poco inferiore ai 12 milioni di euro. Si tratta di strutture di ricerca pensate appositamente per le aziende che devono sviluppare nuove tecnologie. La dimensione prevista è di 6.000 metri quadrati, di cui 1.500 destinati ai laboratori. Lo spazio restante serve per organizzare i «temporary lab»: un’impresa prende in affitto uno spazio annesso ai laboratori per un certo periodo di tempo, lungo il quale potrà sviluppare il suo progetto con la necessaria privacy, a stretto contatto però con i luoghi della ricerca. Questi spazi sono stati chiesti espressamente dalle aziende e hanno anche la funzione di «aggancio»: una volta arrivati in Trentino per usufruire dei laboratori,vengono in contatto con l’offerta complessiva del polo, con la prospettiva magari di un futuro insediamento.
Dal giugno 2017 i laboratori sono operativi, ma la realizzazione dello stabile dedicato è stato bloccato dai ricorsi giudiziari. Nell’ultimo la difesa della Rti Collini aveva evidenziato, tra gli altri motivi, carenze macroscopiche ed errori di verifica da parte della stazione appaltante, ossia della Provincia. Ma il Tar ha tirato dritto e ha dichiarato entrambi i ricorsi inammissibili.