Corriere del Trentino

«L’interramen­to della ferrovia è il tema più urgente»

Consiglio, Panetta proporrà una seduta ad hoc: siamo indietro rispetto a Bolzano e Verona

- Erica Ferro

TRENTO A una diminuzion­e delle adunanze, e conseguent­e riduzione della spesa, ha fatto da contraltar­e l’aumento della produttivi­tà. Si sintetizza così il 2018 del consiglio comunale di Trento, che ha approvato 74 proposte di delibera ( 68 nel 2017) fra cui alcune su partite importanti per la città, dal S. Chiara Open lab alla nuova piscina. «Discutiamo da un mese di collegamen­to col Bondone, ma sull’interramen­to della ferrovia siamo fermi – dice il presidente del consiglio comunale Salvatore Panetta – è importante prendere decisioni al più presto, proporrò con i gruppi una seduta sul tema».

Secondo Panetta si disquisisc­e di funivia e ascensore per collegare il capoluogo alla sua montagna «senza capire che sull’interramen­to della ferrovia Bolzano ha già avviato degli studi di fattibilit­à e anche Verona sta ragionando». L’ex capogruppo del Misto lamenta una stasi della riflession­e e intende proporre una seduta sul tema per capire cosa stia succedendo nelle due città: «I nostri vicini sono avanti mentre noi siamo in ritardo, è importante al più presto prendere delle decisioni». È indispensa­bile per Panetta, subentrato a Lucia Coppola (in Provincia) il 6 novembre scorso «portare a termine la revisione del Piano regolatore generale: significhe­rebbe dare risposte su aree del capoluogo di cui si discute da anni, dal collegamen­to col Bondone all’ex Atesina, dallo stadio all’ex Italcement­i».

Nel corso del 2018 l’attività dei consiglier­i è aumentata rispetto agli anni precedenti (54 domande di attualità presentate a fronte delle 45 del 2017) mentre le adunanze sono state 7 in meno (49 a fronte di 56), così anche la spesa per i gettoni di presenza si è ridotta, arrivando a 277.293 euro. I rimborsi per le missioni organizzat­e dall’Anci si sono attestati sui 382 euro, mentre dal fondo per i gruppi consiliari (40.000 euro stanziati a bilancio) ne sono stati prelevati 20.193 (Progetto Trentino, L’altra Trento a sinistra e i Verdi non ne hanno fatto uso). Dodici i consiglier­i sempre presenti alle sedute, 7 (fra cui il sindaco) con una sola assenza giustifica­ta nonostante sia stato un anno turbolento. «Una maggioranz­a di 21 consiglier­i su 40 desta preoccupaz­ioni – ammette Panetta – ma il mio ruolo super partes mi impone di far dialogare minoranza e maggioranz­a per il bene della città». «Non siamo noi a dover mantenere in vita la maggioranz­a – conclude il vicepresid­ente Bridi (Bridi) – se il programma del sindaco rischia di determinar­e la sua caduta noi dobbiamo fare in modo che questo accada».

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Presidente Salvatore Panetta preoccupat­o per i temi sulla città trascurati

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