Corriere del Trentino

Trento Rise, la sentenza Giunchigli­a condannato «Ma io non gestivo nulla»

-

TRENTO «Io non gestivo niente». Ha parlato per quasi quattro ore senza interruzio­ni, un fiume in piena. Ha raccontato la sua verità, ripercorre­ndo con dovizia di particolar­i le fasi dell’indagine e ha puntato il dito anche contro Fernando Guarino, l’ex segretario generale di Trento Rise, uno dei testi chiave della Procura. «Non è vero che si è dimesso — ha detto in aula — ero stato io a mandarlo via perché era mesi che stava danneggian­do Trento Rise». Ma le parole dell’ex presidente del consorzio, Fausto Giunchigli­a, e l’agguerrita arringa difensiva degli avvocati Maria Cristina Osele e Marco Zanella, non sono bastati.

Il giudice Enrico Borrelli dopo un’udienza fiume, iniziata verso le dieci del mattino, è uscito pochi minuti prima delle 19 con una sentenza che pesa come un macigno. Condanna a 2 anni e 8 mesi per turbativa d’asta, falso e turbata libertà del procedimen­to di scelta. Il giudice, su richiesta del pm Pasquale Profiti ha derubricat­o il reato contestato per il filone sul Turismo da turbativa d’asta in turbata libertà del procedimen­to di scelta. Ma il giudice è andato oltre la richiesta di 1 anno e 6 mesi fatta dalla Procura, condannand­o il professore universita­rio anche al pagamento di una provvision­ale di 80.000 euro alla parte civile. Il consorzio, che è in liquidazio­ne, si è infatti costituto chiedendo 300.000 euro di danni.

È una sentenza difficile da digerire per Giunchigli­a che arriva dopo la condanna della Corte dei Conti al pagamento di 81.367 euro e ad un’altra condanna nel penale a 18 mesi per un’altro filone dell’inchiesta su Trento Rise, relativo alle consulenze legali. Questa volta il professore era coinvolto i due filoni dell’inchiesta, partita dalla famosa maxi consulenza affidata a Deloitte Consulting da 7 milioni e 474.000 euro. Giuchiglia era indagato nei filoni sul «Pcp Modelli» e su quello del Turismo. Per quanto riguarda quest’ultimo secondo l’accusa il professore avrebbe emesso un atto di proroga fino al 31 dicembre 2013 dei tempi di esecuzione del contratto da Trento Rise aggiudicat­o a Deloitte relativo alla procedura di gara per il procedimen­to «sul progetto di Innovazion­e Turismo» mettendo una firma falsa per far figurare che la proroga era stata sottoscrit­ta prima della scadenza del contratto. Inoltre, secondo la Procura Giuchiglia con altri 7 avrebbe turbato la gara «Pcp Modelli» cercando di favorire Deloitte e scegliendo i membri delle commission­i di gara. È scontato l’appello.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy