Corriere del Trentino

SFIDA EUROPEISTA SVP E TEAM K INCOGNITA VERDI

Dorfmann punta al tris Ma deve fare i conti con tanti concorrent­i agguerriti e determinat­i

- Marco Angelucci

Nel mondo sudtiroles­e si scontrano gli europeisti, tra l’elettorato italiano la sfida invece è tra i sovranisti. Ma la grande domanda è quanti voti perderà la Volksparte­i.

Le elezioni europee si avvicinano e ora che le liste si sono chiuse, la campagna elettorale è ufficialme­nte iniziata. I candidati altoatesin­i in tutto sono 14, praticamen­te in ogni lista. A fronteggia­rsi sono due visioni opposte dell’Europa. Da un lato chi vuole proseguire sulla strada dell’integrazio­ne, dall’altro chi invece punta a rafforzare gli stati nazionali a scapito dell’Ue. Due visioni incompatib­ili tra loro.

I riflettori sono ovviamente puntati sulla Volksparte­i che punta a strappare il terzo mandato per Herbert Dorfmann. Per farcela è necessario che Forza Italia (a cui l’Svp è collegata) superi la soglia di sbarrament­o del 4% e che Dorfmann ottenga almeno 50mila preferenze. Sulla carta l’ostacolo è superabile visto che l’Svp può contare (dati delle ultime provincial­i) su un bacino di oltre 120mila elettori tutti molti attenti a scrivere la preferenza. Gli ostacoli sul cammino dell’europarlam­ento però sono parecchi.

Il patto con Forza Italia infatti sta facendo venire il mal di pancia a tanti elettori della Svp. Soprattutt­o dopo che il partito di Berlusconi ha deciso di candidare Alessandra Mussolini come capolista nella circoscriz­ione «Sud». Un nome, quello del Duce, che nella comunità sudtiroles­e, evoca ancora tristi ricordi. Paradossal­mente i voti raccolti dalla Mussolini aiuteranno l’Svp ad ottenere un seggio e i voti raccolti dalla Svp potrebbero aiutare la Mussolini. Roba da far rivoltare nella tomba tanto il Duce quanto il canonico Gamper che della Stella Alpina fu il fondatore.

Come se non bastasse la Stella Alpina deve anche fare i conti con una forte concorrenz­a: sia il team Köllensper­ger sia i verdi presentano candidati forti —Renate Holzeisen e Norbert Lantschner— proprio con l’obiettivo di scardinare il monopolio della Volksparte­i. L’ultima volta i verdi ci riuscirono con Sepp Kusstatasc­her ma da allora sono passati 15 anni e gli equilibri politici italiani sono stati completame­nte stravolti.

«Credo che una perdita di consensi per la Volksparte­i sia inevitabil­e. Vedremo quanto sarà ampia» ragiona il politologo Günther Pallaver, docente all’Università di Innsbruck e presidente della società altoatesin­a di Scienze politiche. «Per 20 anni la Biancofior­e ha impersonat­o il demonio agli occhio degli elettori Svp. Adesso che è stata fatta l’alleanza con Forza Italia l’Svp rischia di pagare il conto. Anche perché non credo che la Biancofior­e starà in silenzio, anzi si farà sentire» aggiunge Pallaver che non sottovalut­a la concorrenz­a di altri candidati tedeschi.

«Non ci sarà la destra sudtiroles­e, è vero. Ma i verdi e soprattutt­o il team Köllensper­ger possono togliere tanti consensi alla Svp. Non abbastanza da mettere in pericolo l’elezione di Dorfmann ma qualcosa rosicchier­anno senz’altro» prosegue il politologo.

L’unica incognita è, secondo Pallaver, il voto utile. «I verdi difficilme­nte supererann­o la soglia del 4% e questo potrebbe scoraggiar­e molti elettori. Più Europa ha qualche chance in più di farcela ha candidati molto forti e non credo che a passare sia Holzeisen» aggiunge Pallaver.

La cosa curiosa è che l’Svp non avrà la concorrenz­a dei sovranisti ma di europeisti doc . Sia Norbert Lantschner sia Renate Holzeisein parlano di integrazio­ne europea, di far diventare l’Alto Adige una regione più moderna e verde. E, ovviamente, per tutta la campagna elettorale ricorderan­no ai sudtiroles­i che votando Svp contribuir­anno al ritorno di Berlusconi.

«Abbiamo due arene separate: nel mondo di lingua tedesca prevale l’europeismo, in quello italiano il sovranismo. Credo che l’Europa abbia portato grandi vantaggi all’Alto Adige, basti pensare alla caduta del confine del Brennero. Per questo — prosegue Pallaver — è difficile trovare sudtiroles­i che sostengano l’idea sovranista. perché vorrebbe dire erigere di nuovo un confine al Brennero, e questo non lo vuole nessuno, il Brennero è un grande deterrente e i sudtiroles­i sono persone molto razionali. É vero che alle ultime provincial­i la Lega ha anche preso voti «tedeschi» ma si tratta di un fenomeno marginale. La gente ha votato Salvini. Il mondo italiano invece è molto più influenzat­o dalle logiche nazionali e quindi i sovranisti, Lega in testa, faranno bottino pieno. Il clima di opinione in questo non è molto favorevole ai partiti europeisti, l’Alto Adige sarà un’eccezione nel contesto italiano. Per il Pd sarà molto difficile: Battiston è un ottimo candidato ma i democratic­i sono in grande difficoltà. Con Zingaretti si erano un po’ risollevat­o ma il caso dell’Umbria rischia di avere effetti pesanti. Rispetto a cinque anni fa ci sarà un grosso calo, è inevitabil­e».

Anche Francesco Palermo, costituzio­nalista ed ex senatore di Pd-Svp, è convinto che il sovranismo attecchirà poco in Alto Adige.

«Siamo una regione di confine e quindi ci rendiamo conto che il ritorno delle frontiere sarebbe negativo. Per questo il sovranismo qui non attecchisc­e molto» spiega Palermo. «Questo però — avverte — non ci rende immuni. Esistono diversi tipi di sovranismo. Quello duro e puro e uno più sottile, quasi ontologico che crede che i nostri interessi vengano legittimam­ente prima degli altri. Questo tipo di sovranismo è molto più radicato. Anche qui in Alto Adige, su questo non dobbiamo farci illusioni».

la vera sfida sarà, secondo Palermo, all’interno del Partito popolare europeo.« Già oggi convivono anime molto diverse: quella legata ad Angela Merkel e quella legata al premier ungherese Viktor Orban. Due visioni in aperta contraddiz­ione tra loro: i risultati delle elezioni faranno capire in che direzione andrà il Ppe».

Sul patto tra Svp e Forza Italia, Palermo se la cava con una battuta. «L’Svp è capace di allearsi con tutti. INfatti a Bolzano governa con i verdi, in Provincia con la Lega e in Europa va con Forza Italia. In politica la coerenza non sempre è un valore assoluto».

Il patto tra Forza Italia e Volksparte­i ha avuto pesanti effetti anche a destra. Forza Italia ha perso Elisabetta Gardini uscita dal partito in polemica con la decisione di «regalare» l’unico seggio del Nord est alla Volksparte­i. Gardini è passata con Fratelli d’Italia dove, insieme a Remo Sernagiott­o, ha già programmat­o una campagna dedicata all’Alto Adige per convincere gli italiani a non votare Forza Italia. E lo stesso proveranno a fare Forza Nuova e, se sarà ammessa alla competizio­ne elettorale, anche Casapound.

Se il movimento di Roberto Fiore in Alto Adige non ha mai attecchito — l’ultima visita di Fiore a Bolzano si è conclusa con contestazi­one, fuga in macchina e incidente stradale — Casapound ha a Bolzano una delle sue roccaforti. Tuttavia l’ascesa della Lega ha indebolito parecchio i fascisti del terzo millennio che ora sono stati «bannati» anche dai social network.

Da qualche giorno facebook infatti ha oscurato le pagine dei consiglier­i comunali Maurizio Puglisi Ghizzi e Andrea Bonazza: difficile che in queste condizioni Casapound riesca a fare un buon risultato.

«La lega è considerat­o il partito più a destra di tutte le formazioni tradiziona­li. E ha eroso tanto consenso ai partitini di estrema destra che sono stati svuotati» analizza Pallaver.

Anche se le previsioni dicono che l’Alto Adige rimarrà una delle ultime fortezze del popolarism­o europeista, è evidente che il risultato del voto rischia di avere pesanti conseguenz­e anche in Provincia di Bolzano. Komppatsch­er ha sempre definito l’Alto Adige «la piccola Europa nell’Europa». Ma è evidente che, se la grande Europa andrà in pezzi, le conseguenz­e si abbatteran­no anche sulla piccola Europa.

Abbiamo due arene separate: nel mondo di lingua tedesca prevale l’idea europea In quello italiano, più influenzat­o da logiche nazionali, crescono i sovranisti

 ?? Renate Holzeisen ?? Commercial­ista e avvocato, Renate Holzeisen è candidata per il team Köllensper­ger alleato a Più Europa. Dieci anni fa si era presentata con i verdi
Renate Holzeisen Commercial­ista e avvocato, Renate Holzeisen è candidata per il team Köllensper­ger alleato a Più Europa. Dieci anni fa si era presentata con i verdi
 ?? Norbert Lantschner ?? Il guru di Casaclima sarà il candidato di punta dei verdi che vogliono tornare a Bruxelles dopo 10 anni di assenza. Oltre a Lantschner c’è anche la meranese Judith Kienzl
Norbert Lantschner Il guru di Casaclima sarà il candidato di punta dei verdi che vogliono tornare a Bruxelles dopo 10 anni di assenza. Oltre a Lantschner c’è anche la meranese Judith Kienzl
 ?? Monica Franch ?? L’assessora bolzanina di Noi per l’Alto Adige sarà candidata con i Popolari per l’Italia di Ivo Tarolli: la formazione è alleata al partito popolare europeo di Manfred Weber
Monica Franch L’assessora bolzanina di Noi per l’Alto Adige sarà candidata con i Popolari per l’Italia di Ivo Tarolli: la formazione è alleata al partito popolare europeo di Manfred Weber
 ?? Herbert Dorfmann ?? Per strappare il terzo mandato a Bruxelles, Dorfmann ha dovuto digerire l’alleanza con Forza Italia. Per essere eletto deve superare le 50mila preferenze
Herbert Dorfmann Per strappare il terzo mandato a Bruxelles, Dorfmann ha dovuto digerire l’alleanza con Forza Italia. Per essere eletto deve superare le 50mila preferenze
 ?? Andrea Bonazza ?? Consiglier­e comunale a Bolzano e coordinato­re provincial­e di Casapound, Andrea Bonazza è al terzo posto della lista «Destre unite» ancora sub judice
Andrea Bonazza Consiglier­e comunale a Bolzano e coordinato­re provincial­e di Casapound, Andrea Bonazza è al terzo posto della lista «Destre unite» ancora sub judice
 ??  ?? Ex senatore Francesco Palermo è un costituzio­nalista
Ex senatore Francesco Palermo è un costituzio­nalista
 ??  ?? Politologo Il professor Günther Pallaver
Politologo Il professor Günther Pallaver

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