Scuole sicure, Salvini vuole più telecamere Andreatta frena
Andreatta: «Non ci servono altri controlli». Bisesti: «La Lega vicino ai giovani»
I fondi stanziati dal Viminale per combattere lo spaccio di droga nelle scuole prevedono, secondo il ministro Salvini, più telecamere. Ma i sindaco di Trento Alessandro Andreatta frena: «Li utilizzeremo per progetti culturali, non servono altri controlli».
TRENTO Come saranno usati i soldi che il ministro Matteo Salvini ha stanziato per il contrasto allo spaccio di droga nelle scuole? «Non certo per le telecamere», dice subito Alessandro Andreatta. «Se ci sono risorse le userò per i percorsi educativi, per contrastare spaccio e consumo di sostanze sul piano culturale, per stare accanto ai nostri ragazzi, per prevenire, per offrire alternative al consumo di droga». Il sindaco, di telecamere davanti agli istituti scolastici, non ne vuole sapere.
Ieri, da una nota diffusa dal ministero dell’Interno, è arrivata la notizia che anche il capoluogo trentino è tra le 100 città che si potranno dividere lo stanziamento di 4,2 milioni di euro previsto nel «progetto scuole». A Trento arriveranno 48.150,08 euro. Un contributo, si legge sul sito del Viminale, che potrà essere usato «per installare sistemi di videosorveglianza, lanciare campagne informative e piani di intensificazione dei servizi di controllo della polizia locale».
«Questi soldi non li consideriamo come la manna dal cielo che arriva da chi pensa al posto nostro — sottolinea il sindaco — perché siamo già sul pezzo, e da molto tempo. Si aggiungeranno al finanziamento dei progetti che già sono attivati dall’assessorato alle Politiche sociali. Progetti che sono il frutto di un confronto con genitori, insegnanti, con gli esperti e coloro che all’interno dell’Azienda sanitaria si occupano di dipendenze».
Tra le righe anche una critica «all’allarme ingiustificato che non trova corrispondenza nei fatti». Il sindaco ricorda che il Comitato per l’ordine e la sicurezza aveva già discusso della circolare del ministro Salvini che chiedeva di monitorare il fenomeno dello spaccio davanti alle scuole: «In quell’occasione ci fu la relazione del questore, il quale disse che non si evidenziava un problema di spaccio davanti alle scuole, che i servizi di controllo svolti sull’intera provincia non mettevano in luce alcuna criticità». Nello scorso settembre, infatti, lo stesso Commissario del governo Pasquale Gioffrè aveva dichiarato che «il fenomeno dello spaccio risulta pressoché assente nelle aree adiacenti i plessi scolastici».
Ad Andreatta viene qualche dubbio anche sulla tempistica dell’iniziativa di Salvini, troppo vicina alla scadenza elettorale delle prossime europee: «Da mesi, da anni, si fa riferimento a questo tema. Ora arrivano i soldi: non potevano arrivare prima? Non voglio dire oltre perché sono uomo delle istituzioni». Ma una cosa la aggiunge: «Io credo negli interventi programmati, progettati, condivisi, che abbiano continuità temporale e non siano spot», e forse questi 50 mila euro al sindaco di Trento ricordano gli altri 50 stanziati da Fugatti per le guardie giurate in piazza S. Maria: «È evidente», si limita a rispondere il primo cittadino.
Soddisfatto invece l’assessore provinciale Mirko Bisesti, segretario della Lega in Trentino, che ringrazia Salvini: «Con la Lega al governo i miglioramenti sono tangibili e anche a Trento si darà vita a questa operazione. La Lega — afferma — cammina con i giovani, cercando con tutti i mezzi, sia a livello nazionale che locale, di dar loro la possibilità di crescere. Lavorare a sostengo dei giovani non è mai tempo sprecato e per questo la Lega, grazie anche al ministro Salvini, non smetterà mai di occuparsi di loro».
Il primo cittadino Non sono la manna dal cielo da chi pensa al posto nostro, siamo già sul pezzo da molto tempo