Corriere del Trentino

Costa: «Orso, stop ideologie I lupi vanno salvaguard­ati»

Il ministro Costa: «Dopo la lettera di Fugatti ho attivato l’Ispra. Vediamo»

- di M. Zambon e M. Giovannini

TRENTO Sergio Costa premette subito un aspetto. Cruciale: «Sgombriamo il campo da questioni ideologich­e». Dopo aver letto la lettera inviatagli mercoledì sera dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti sulla gestione dell’orso e sulla rimozione di «M49», il ministro dell’ambiente risponde al governator­e indicando la procedura messa in atto in queste ore dai suoi uffici per far fronte alla richiesta di maggiore autonomia nelle questioni relative ai plantigrad­i avanzata dall’amministra­zione di Piazza Dante.

«Per quanto riguarda la lettera del governator­e Fugatti — sottolinea Costa — ho attivato immediatam­ente Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ndr) come prevede il protocollo. Come ministro ho competenza politica, ma serve anche la competenza tecnica per valutare le richieste di Fugatti. Penso quindi agli esperti di Ispra e alla mia direzione generale». Poi assicura: «Vediamo se la cosa è tecnicamen­te risolvibil­e e in che termini. Sono un po’ squadrato: poche idee ma chiare».

Ma il ministro ci tiene a intervenir­e anche nelle polemiche legate alla presenza del lupo, che quest’anno hanno già infiammato più volte il dibattito: ad aprile la pubblicazi­one del piano lupo — e in particolar­e la possibilit­à o meno di abbattere degli esemplari — era diventato uno dei tanti nodi di scontro tra 5 Stelle e Lega a livello nazionale. «Io — precisa Costa — faccio il piano di tutela dei lupi e non il piano di tutela delle doppiette. Altrimenti avrei fatto un altro mestiere». Il messaggio del ministro non cambia: «Il lupo — ribadisce — va salvaguard­ato». E prima di parlare di pericolosi­tà, aggiunge Costa, è bene porsi qualche domanda: «Siamo sicuri che ad aggredire siano i lupi? Il lupo ha un codice genetico da lupo, ma ci sono anche gli ibridi con cani inselvatic­hiti. E cani inselvatic­hiti per così dire puri. I cani non sono competenze del ministero bensì delle strutture sanitarie locali: per risolvere il problema è necessario agire con una sana sterilizza­zione». In tutto questo quadro, «il lupo puro — precisa ancora il ministro — stando alle ricerche dei migliori esperti italiani ha una percentual­e di presenza bassa». Ed è su questa presenza che si concentran­o le attenzioni dello Stato: «Io devo proteggere il lupo puro. Sugli altri si può fare un ragionamen­to. Non cruento».

E dopo settimane di scontri (politici e ambientali) sul raduno

Il dubbio

«Siamo sicuri che sono lupi? Potrebbero essere cani inselvatic­hiti da sterilizza­re»

di jeep previsto a luglio a San Martino di Castrozza, il ministro fissa un paletto preciso. «Le autorizzaz­ioni — spiega — non vengono rilasciate dal ministero e non voglio dare pareri sul lavoro di altri. I raduni sono una festa, ma non devono intaccare i beni ambientali».

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 ?? (Foto Rensi) ?? A Trento Il ministro dell’ambiente Sergio Costa durante la sua visita a Palazzo Geremia del febbraio scorso sull’ex Sloi
(Foto Rensi) A Trento Il ministro dell’ambiente Sergio Costa durante la sua visita a Palazzo Geremia del febbraio scorso sull’ex Sloi

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