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Insulti sessisti, ancora nessuna decisione ufficiale. La Procura attende eventuali esposti
TRENTO In molti, ieri, si aspettavano una presa di posizione chiara. Dopo due giorni di bufera sul presunto profilo fake di Ivan Cristoforetti, capo di gabinetto dell’assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli, e sugli insulti razzisti e sessisti pubblicati in quella pagina, gli occhi erano tutti rivolti verso Piazza Dante. E, in particolare, verso l‘assessore tecnico. Che dopo il «fattaccio» aveva avviato delle verifiche per capire bene i contorni della vicenda e per prendere dunque una decisione.
Invece l’intera giornata è passata nel silenzio. Nessun commento da parte del presidente Maurizio Fugatti, impegnato in consiglio regionale tra vitalizi e A22. E nessuna dichiarazione neppure da parte di Spinelli. Anche se qualche voce è circolata di un possibile hackeraggio.
Un’assenza di comunicazioni che ha fatto sorgere diverse interpretazioni (dall’ipotesi di una volontà di «insabbiamento» fino all’idea di voler far passare la tornata elettorale prima di decidere). E che ha fatto insorgere nuovamente l’opposizione. «Auspicavamo — è il commento del capogruppo del Pd Giorgio Tonini — che due giorni interi fossero sufficienti a Spinelli per acquisire informazioni e per prendere quindi una decisione. Dobbiamo constatare che così non è stato». Tonini ricorda le dichiarazioni del leader di Agire: «Anche noi, come Claudio Cia, siamo certi che chi sparge questa immondizia non sia degno di ricoprire funzioni istituzionali di nomina politica. Per noi esiste dunque una sola decisione possibile: quella di sollevare Cristoforetti dall’incarico». Ma la decisione non è arrivata: «Il silenzio dell’assessore Spinelli e del presidente Fugatti, per non dire dell’assessora Segnana, che dovrebbe presidiare la delicata frontiera delle pari opportunità — conclude Tonini — inducono invece a pensare che si voglia far finta di niente».
La pensa così anche Lucia Coppola. «Con rammarico — sottolinea la consigliera di Futura — rilevo che vi è l’intenzione da parte della giunta di fare come se nulla fosse successo, auspicando probabilmente che con il silenzio ci saremmo tutti dimenticati dell’accaduto. Così non è. Il comportamento di Cristoforetti è stato a dir poco indecoroso. È inaccettabile. Per questo ne chiedo l’allontanamento immediato». Ma Coppola critica anche l’esecutivo: «È altrettanto grave il silenzio del presidente Fugatti e di tutta la sua giunta che, non prendendo posizione, avalla di fatto il comportamento inqualificabile di Cristoforetti, venendo meno al proprio dovere di garantire un’amministrazione imparziale, leale e corretta nei confronti di tutti i cittadini».
Intanto, dopo la richiesta di un intervento della magistratura, avanzata dall’europarlamentare del Pd Cécile Kyenge (presa di mira in un tweet pubblicato sul profilo fake attribuito a Cristoforetti), dalla procura si attende l’evoluzione della situazione e si aspettano eventuali esposti per agire concretamente.