Serata da super Aquila, Venezia deve arrendersi
I bianconeri anche a +24 sulla Reyer, terza partita dominata: serie sul 2-1
Nella notte decisiva, l’Aquila risorge. Annulla il primo match ball a Venezia, portando la serie sull’1-2. L’inizio non è stato dei migliori. Poi i trentini si sono ritrovati e nel secondo e terzo quarto sono saliti in cattedra chiudendo con un 72-59 eloquente. Domani, sempre alla Bml Group Arena, altro match da dentro o fuori.
Chissà quali particolari meccanismi neuronali si innescheranno nella testa di giocatori capaci di cambiare completamente in sole 48 ore. Già perché non può certo essere una questione di forma fisica, è la testa a fare la differenza e che differenza, nel bene e nel male s’intende. Avete presente la squadra triste, lenta, impacciata, anche imbarazzante, vista al Taliercio martedì scorso? Ecco, dimenticatevela. Ieri sera l’Aquila ha condotto gara 3 dal primo all’ultimo minuto rendendo piccoli piccoli gli avversari e rimettendo in discussione l’esito del quarto di finale. Tra i tanti dati interessanti c’è ne uno che spicca particolarmente: i bianconeri hanno messo a segno 51 punti (il totale di quelli realizzati a Venezia) in soli 25 minuti.
Come sempre i ragazzi di Maurizio Buscaglia sono partiti da quello che è il vero marchio di fabbrica ovvero la difesa, gli orogranata hanno subito una pressione asfissiante in tutte le zone del campo, pressione che è diventata clamorosa vicino all’area dove tutto è diventato difficile per la Reyer. Il tecnico umbro nell’immediata vigilia aveva fatto capire che si sarebbe affidato ai suoi pretoriani e non stupisce quindi che il quintetto formato da Craft, Forray, Mian, Beto e Hogue sia rimasto in campo per tratti lunghissimi dell’incontro. Tutti «i titolarissimi» hanno ripagato al meglio la fiducia ma una menzione particolare la merita indubbiamente Beto Gomes onnipresente e capace con nove punti consecutivi (alla fine saranno 17) a metà del secondo quarto di creare il primo vero break della partita. Da quel momento in poi gli ospiti hanno perso la bussola non dando più l’impressione, tranne con un break di 13-0 nel quarto periodo quando però erano già sotto di 24, di poter tornare sotto.
Hanno seguito la scia del portoghese un Marble tornato alla sua versione migliore (17 punti), Craft allenatore in campo a 360 gradi (11 punti e 11 rimbalzi per non farsi mancare proprio nulla) e Hogue mastino totale. Ancora avulsi e fuori dai giochi gli italiani della Dolomiti, Pascolo, Flaccadori e Mian non sono riusciti a lasciare il loro segno. Dall’altra parte del campo i ragazzi di Walter De Raffaele devono aver pensato che la semifinale fosse oramai una questione già abbondantemente chiusa ma così non è.
Ora ci sarà, come sempre durante i playoff, poco tempo per godere della vittoria o soffrire della sconfitta. Già domani sera infatti si tornerà in campo alla Blm Group Arena (palla a due alle 20.45) per quella gara 4 che vedrà ancora Trento con le spalle al muro e Venezia con a disposizione un altro match point. Gli umori però saranno sicuramente diversi, aver riaperto una serie che oggettivamente sembrava avesse ancora molto poco da dire dopo le prime due sfide avrà fatto tornare il sorriso nello spogliatoio bianconero. In casa Venezia invece qualche sicurezza sarà rimasta sul parquet.