Corriere del Trentino

Benedetti, zampata del gregario umile

Giro, il trentino trionfa a Pinerolo: non sono un vincente ma le gambe hanno tenuto

- Mossini

Il trentino Cesare Benedetti a trentuno anni ieri ha ottenuto la sua prima vittoria da profession­ista al Giro d’Italia, trionfando sul traguardo di Pinerolo. Grande festa per lui e per tutta la sua squadra, la Bora-Hansgrohe. «È una giornata veramente emozionant­e — ha commentato Benedetti — qualcosa che attendevo dal giorno in cui ho visitato per la prima volta un villaggio di partenza del Giro d’Italia nel 1999: da quel giorno ho sognato di diventare corridore».

TRENTO Il successo che vale una carriera, a maggior ragione perché è il primo: il trentino Cesare Benedetti a trentuno anni ieri ha ottenuto la sua prima vittoria da profession­ista al Giro d’Italia, trionfando sul traguardo di Pinerolo.

Grande festa per lui e per tutta la sua squadra, la BoraHansgr­ohe, che è andata al gran completo a festeggiar­lo sotto il palco del vincitore: scene che non si vedono frequentem­ente ma che diventano realtà quando vince un gregario sempre pronto a dare una mano agli uomini di classifica. «È una giornata veramente emozionant­e — ha commentato Benedetti dopo il classico bagno nello champagne — qualcosa che attendevo dal giorno in cui ho visitato per la prima volta un villaggio di partenza del Giro d’Italia nel 1999: da quel giorno ho sognato di diventare un corridore profession­ista».

Prima di allora, ci aveva provato con lo sci fin dall’età di tre anni senza però mai iniziare l’avventura da agonista, e aveva giocato a calcio e a basket prima di essere conquistat­o dalle due ruote e dal pedale. Lui, originario della Val di Gresta (nel suo sito ufficiale si definisce nato nella parte di lingua italiana del Tirolo Meridional­e), è cresciuto tra il suo paese, Ronzo-Chienis, e Riva del Garda, il paese d’origine dei genitori: Benedetti è il decimo trentino a vincere una tappa al Giro dopo Moser (23 successi), Simoni (7), Piccoli (3), Fondriest (2) e gli assoli di Bertolini, Bertagnoll­i, Michelotto, Osler e Trentin, quest’ultimo vincitore proprio a Pinerolo nel Giro di tre anni fa. Evidenteme­nte il traguardo piemontese dedicato a Fausto Coppi — per quanto la CuneoPiner­olo di ieri fosse ben meno pesante della leggendari­a tappa vinta dal Campioniss­imo nel 1949 — porta bene ai ciclisti della regione, compreso Benedetti quasi timido nelle parole post-corsa: «Non sono mai stato un corridore particolar­mente talentuoso e di solito non sono un vincente. Nell’ultimo strappo ho perso contatto dai tre davanti ma sapevo che si sarebbero guardati un po’ e ho fatto ciò che avevo in mente». Ovvero rientrare su Caruso, Dunbar e Brambilla — una parte dei suoi compagni nella fuga ad ampia gittata — per poi superarli di gran carriera per il trionfo finale. Festeggiat­o rigorosame­nte dopo il traguardo: «Forse sono partito presto visto il vento contrario – ammette – ma le gambe hanno tenuto. Non ho festeggiat­o prima della linea perché sin da quando ero under 17 mi hanno insegnato a festeggiar­e solo un metro dopo il traguardo per evitare sorprese».

E figuriamoc­i se Cesare Benedetti voleva averne ieri, dopo una carriera da attaccante (diventato gregario dopo l’acquisto di Sagan da parte della Bora) in cui però l’ultima vittoria era il Trofeo Edil-C, una gara non classifica­ta UCI, nel 2008, prima di un paio di cronometro a squadre. Ora, invece, Benedetti si è preso la soddisfazi­one più grande diventando il primo ultratrent­enne a vincere in questa edizione della Corsa Rosa e il primo a vincere la sua prima tappa in carriera al Giro d’Italia dal successo di Chris Froome a 32 anni sullo Zoncolan lo scorso anno.

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 ?? (Lapresse) ?? Cesare Benedetti , nato a Rovereto,il 3 agosto 1987 è un ciclista su strada che militare per il team BoraHansgr­ohe. Profession­ista dal 2010, nel marzo 2012 ha vinto la cronosquad­re di Gatteo alla Settimana Internazio­nale di Coppi e Bartali,. Quindi nel 2016 è arrivato primo nella classifica di miglior scalatore alla TirrenoAdr­iatico, contrasseg­nata dalla maglia verde. Quella di ieri è la sua prima tappa al Giro Rovereto
(Lapresse) Cesare Benedetti , nato a Rovereto,il 3 agosto 1987 è un ciclista su strada che militare per il team BoraHansgr­ohe. Profession­ista dal 2010, nel marzo 2012 ha vinto la cronosquad­re di Gatteo alla Settimana Internazio­nale di Coppi e Bartali,. Quindi nel 2016 è arrivato primo nella classifica di miglior scalatore alla TirrenoAdr­iatico, contrasseg­nata dalla maglia verde. Quella di ieri è la sua prima tappa al Giro Rovereto

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