«Sfida nuova, seguirò sempre l’Aquila basket»
Diego Cattoni, è stato proposto nel consiglio di amministrazione di A22 e indicato come amministratore delegato.
Quando le è stata chiesta la disponibilità ha detto subito sì? Ha posto qualche condizione?
«Non è stata una negoziazione. Mi è stata fatta una proposta per un incarico in una società importante e da trentino mi ha fatto molto piacere. Sono molto contento di mettere al servizio del territorio le mie competenze. Non ci ho messo tanto a decidermi anche perché nel mio lavoro è necessario essere determinati, chiari e veloci».
Ha un curriculum vasto, con incarichi di vertice in numerose società. Con che spirito si pone di fronte a questo nuovo ruolo?
«Sarà una piacevole sfida e come manager le sfide mi piacciono e mi appassionano. Ma sono consapevole che sarà un impegno, anche se la cosa non mi spaventa affatto».
Un impegno tanto grande da farla rinunciare all’appuntamento fisso sulle tribune per tifare Aquila Basket? Oltre ad essere stato amministratore della società di pallacanestro è anche un tifoso che non si perde una partita...
«Ma stiamo scherzando? Queste sono passioni che non si improvvisano, che sono irrinunciabili. Sarà sempre in prima fila per l’Aquila».
La concessione è andata in porto. Ora ci sono nuove questioni all’orizzonte: l’eco-tariffa, i 4 miliardi di investimento in opere, la liquidazione dei soci privati di A22. Si è fatto un’idea dei dossier che si troverà sulla scrivania?
«Preferisco non parlare di questo, credo sia prematuro, prima vorrei entrare nella società, essere messo a conoscenza delle questioni. Le cose bisogna conoscerle per poterle dominare, solo così si raggiungono i migliori risultati. Posso anticiparle il metodo che userò: una condivisione con l’organo di governo e un costante rapporto con la struttura».
La giunta provinciale afferma che il suo profilo è stato scelto per il suo curriculum e non per sensibilità politica.
«Certo, è così, non ho nessun ruolo politico. Sono un dirigente di azienda, questo è il mio lavoro».