Ex scuole, terme e Piano regolatore Levico, l’agenda del futuro sindaco
Quattro gli aspiranti primo cittadino. Ancora polemiche sulle minacce di Acler
LEVICO A conclusione di un lungo periodo di ordinaria amministrazione gestita da un commissario provinciale, gli abitanti di Levico Terme (5 mila elettori) domenica saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco, oltre che per le elezioni europee e le suppletive. Il rilancio del turismo e la progettazione di nuovi spazi sono le principali sfide su cui si confrontano i quattro candidati in corsa per la carica di primo cittadino: Gianni Beretta, alla guida delle liste civiche «Patto levicense», «Levico futura» e «Levico e frazioni al centro»; Crescenzo Latino, in gara con il Partito democratico; Tommaso Acler, sostenuto dalla Lega e dalle civiche «Impegno per Levico» e «Fare per Levico e frazioni» ed infine Maurizio Dal Bianco per il Movimento cinque stelle.
Il caso
A scaldare la campagna elettorale nelle ultime settimane è stato un messaggio vocale risalente a due mesi fa inviato dal candidato sindaco Tommaso Acler ad un candidato della lista avversaria, Luca Rinaldi di «Patto Levicense», nonché suo stretto amico fino a poco tempo fa. Nei giorni scorsi, infatti, Luca Rinaldi ha presentato un esposto in Procura per i connotati minacciosi dell’audio whatsapp, in cui Acler direbbe al suo amico con tono intimidatorio di fare attenzione a candidarsi per il bene della sua azienda. Una volta pubblicato sui giornali, il contenuto del messaggio ha provocato un grande polverone. Per il candidato del Movimento cinque stelle si tratta di «un comportamento non adeguato ad una personalità pubblica». Anche il candidato del Pd prende le distanze «da quel modo di fare politica». Dal diretto interessato arriva invece una smentita. «Se avessi voluto intimidirlo non avrei usato la modalità del messaggio audio — ribatte Acler —. Non ho mai ragionato in questo senso, sono un moderato da sempre. Oltretutto, pochi minuti dopo il messaggio ci eravamo chiariti per telefono. Si tratta soltanto di una strumentalizzazione». Dall’altra parte il candidato della coalizione delle civiche Gianni Beretta chiarisce che «è un sistema che non ci piace, ma che purtroppo continuiamo a registrare».
Ex scuole
Anche su alcuni dei temi caldi della campagna elettorale il confronto tra i candidati si polarizza. Tra questi il progetto in ballo per le vecchie scuole elementari e medie. Un ace cordo tra Provincia e Comune quattro anni fa aveva stabilito che la Patrimonio spa avrebbe preso la proprietà dell’immobile e costruito il nuovo municipio, una biblioteca e una sala polifunzionale demolendo ricostruendo l’ex cinema in centro. Ma qualora il centrodestra vincesse le elezioni «ci opporremo alla cessione delle ex scuole perché è lì che vogliamo spostare il municipio sia per la viabilità della zona e sia per la presenza di parcheggi», spiega Tommaso Acler. In linea con questa posizione anche Maurizio Dal Bianco (M5s), «per una progettazione del territorio diversa che potrebbe far diventare centro anche la stessa zona delle ex scuole». Mentre il Pd è intenzionato a portare avanti il protocollo con la Provincia, «spingendo per la nascita di un centro per la formazione secondaria in campo economico-turistico-alberghiero nelle ex scuole», incalza Crescenzo Latino. Così anche le tre liste civiche guidate da Beretta, il quale precisa che «il progetto definitivo andrà presentato alla cittadinanza», assicurando «due incontri pubblici e tre incontri con le categorie di associazione per ogni altro progetto futuro».
Turismo e sviluppo
Divisi su alcuni temi chiave, tutti però condividono l’idea che le politiche del turismo siano centrali per lo sviluppo economico di Levico Terme. A partire proprio dagli impianti termali, attualmente gestiti da due società private che il Movimento cinque stelle vorrebbe «in collaborazione con il Comune». «Dal punto di vista amministrativo le possibilità ci sono — spiega Dal Bianco, che aggiunge —. Bisogna organizzare una progettazione comune del territorio con tutte le categorie e le associazioni». Rimettere mano al Prg è tra i propositi anche di Gianni Beretta che spinge per «una sinergia tra industria, commercio e agricoltura. Il turismo fa da cappello a tutto». Una strategia d’insieme condivisa anche da Crescenzo Latino (Pd). «La futura amministrazione deve investire nel miglioramento di tutte le componenti della città affinché si raggiunga la bandiera arancione: migliorare le strutture ricettive, tutelare il più possibile le risorse ambientali, abbellire la città, valorizzare l’artigianato e i prodotti locali». Da ex assessore al turismo (dal 2010 al 2014), anche Tommaso Acler ha le idee ben chiare. «Bisogna migliorare la qualità dell’offerta invernale della montagna con un bacino di innevamento artificiale e fare degli interventi mirati per avere una montagna animata dalle famiglie anche durante l’estate».