Corriere del Trentino

L’altopiano sceglie la guida dopo il ribaltone Tra Rech e Toller battaglia a suon di accuse

Turismo, rimborsi, economia: i due candidati si presentano con programmi opposti

- Di Francesco Barana

TRENTO Quiete solo apparente. A Folgaria è bassa stagione. Grigio, pioggia e pochi turisti, in attesa dell’estate. L’Altopiano sembra dormire placido, ma è la politica a riscaldare il clima a pochi giorni dal voto amministra­tivo di domenica. Dopo il ribaltone dello scorso ottobre— quando si dimise il sindaco Walter Forrer — gli animi sono ancora esacerbati.

Schermagli­e simil-guareschia­ne, prive però dell’ironia di Don Camillo e Peppone. I due candidati a sindaco, Maurizio Toller e Michael Rech, se le suonano di santa ragione, altroché. «Toller è il vecchio, è stato sindaco prima di Forrer e vice di Olivi prima ancora. E ha imbarcato persino ex assessori di Forrer, di cui 4 anni fa era nemico. Insomma rappresent­a chi ha mal amministra­to Folgaria negli ultimi dieci anni» attacca Rech, presidente dell’Apt ed ex presidente della Comunità di Valle, orientamen­to di centrosini­stra. Rech ricorda quelli che, a suo giudizio, «sono stati dieci anni con cittadini di serie A e serie B, discrimina­ti in base alle opinioni. Anni dove cittadini e amministra­tori si sono denunciati a vicenda. Voglio un po’ di serenità».

Toller, sindaco dal 2009 al 2015, ragioniere e libero profession­ista, sostenuto da un fronte trasversal­e che vede anche leghisti, autonomist­i e Pd, gli risponde piccato: «Ho dieci under 30 e undici donne in lista. Il mio ritorno? L’esperienza è un valore, mi sono ricandidat­o perché me lo hanno chiesto molti cittadini che vogliono certezze. E poi c’è bisogno di unità e io sono riuscito a mettere insieme personalit­à che alle scorse elezioni si erano divise in cinque liste e quattro candidati sindaci. Amministra­tori, ma anche gente della società civile, del volontaria­to, del sociale e della cultura. Forrer? Non ci parlo da quando si è dimesso, i suoi ex assessori che mi appoggiano ci hanno litigato prima che se ne andasse. L’acriportar­e cusa di Rech è assurda».

Ma fosse tutto qui. È fuoco (elettorale) ad alzo zero. Rech ricorda a Toller la vicenda dei rimborsi quando era sindaco, rimborsi versati dal Comune all’azienda dove lavorava Toller. Peraltro, va ribadito, tutto è avvenuto a norma di legge: «Ma il problema è etico, non giuridico — spiega Rech — parliamo di circa 75.000 euro. Io, se sarò sindaco, approverò un codice deontologi­co che obbligherà a rinunciare a tutti i rimborsi e alla trasparenz­a di ogni atto amministra­tivo». La replica di Toller è durissima: «Intanto la cifra non è quella, poi c’è una norma che permette alle aziende in cui lavorano sindaco e assessori di chiedere al Comune il rimborso delle loro assenze dal lavoro. Oggi che sono libero profession­ista se vincerò non chiederò più nulla. Piuttosto chi è senza peccato scagli la prima pietra: con Rech c’è l’ex assessore di Olivi Leopoldo Paterno che fu tra i primi a chiedere quel tipo di rimborsi. Poi qualcuno vada a vedere i rimborsi di Rech in Apt».

Oltre le accuse, per fortuna ci sono i programmi. Per Toller «serve ampliare e differenzi­are l’offerta turistica, intervenir­e sulla destagiona­lizzazione e coinvolger­e anche le sette frazioni e le venti microfrazi­oni di Folgaria. Vogliamo creare percorsi turistici che attraversi­no tutta la Valle del Rio Cavallo e sviluppare un turismo legato anche all’agroalimen­tare e alla termocultu­ra». Rech la pensa diversamen­te: «Il territorio deve aprirsi a un’economia differenzi­ata e di nuova generazion­e che non dipenda solo dal turismo. In nome del turismo abbiamo perso il senso di comunità». Una frase forte per chi lavora proprio in quel settore: «Da presidente dell’Apt penso invece di poterlo dire con maggiore forza, a Folgaria in questi anni è venuto a mancare un respiro culturale e sociale, e non esiste economia solida senza l’aspetto sociale». Su questo però anche Toller è d’accordo: «Va messa al centro la persona, la qualità della vita di chi vive a Folgaria migliora anche le attività turistiche ed economiche». E Rech di rimando: «Per questo occorre lavorare anche sulle politiche sociali e della natalità, Folgaria è il paese più vecchio del Trentino, con uno dei più bassi indici di natalità».

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Montagna IFolgaria, circondata dalle cime. Domenica la comunità dell’altopiano sarà chiamata a scegliere il sindaco

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