Corriere del Trentino

Escursioni­sta precipita e perde la vita

- Marzia Zamattio

«Pensavamo di averlo salvato, invece non ce l’ha fatta». È il commento amaro degli uomini intervenut­i ieri per tutto il pomeriggio per cercare di salvare un escursioni­sta veronese di 64 anni, Franco Fumaneri, che dopo essersi ferito ad una gamba aveva lanciato l’allarme al 112 alle 14.30. Per trovarlo è intervenut­a una squadra di cinquanta unità tra uomini del Soccorso alpino, sanitari del 118, l’elisoccors­o, carabinier­i di Cavalese, vigili del fuoco, polizia con i cani da ricerca e guardia di finanza. Un intervento che si è avvalso anche dei droni e dei saf (soccorso speleoalpi­no fluviale) per individuar­e la zona da dove il pensionato aveva lanciato l’allarme con il suo cellulare dal Cermis. Nulla da fare, purtroppo. Anche per la difficoltà di ricezione in quella zona di montagna e per lo stato confusiona­le dell’uomo, i contatti si sono interrotti.

È stato grazie ai familiari, che visionando il computer dell’uomo, hanno scoperto l’itinerario indicando il posto ai soccorrito­ri. Alle 19 è stato trovato nei pressi del lago Lagorai, in val di Fiemme. L’uomo dopo essere scivolato per 30 metri in un dirupo in una zona dove è ancora presente la neve a 1700 metri di quota, è purtroppo morto per le fratture riportate poco dopo l’arrivo dei soccorrito­ri. L’elicottero della finanza ha notato le tracce della scivolata e ha calato la squadra di soccorso che ha cercato di rianimarlo sul posto, inutilment­e. La salma è stata portata alla camera mortuaria dell’ospedale di Cavalese.

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