Corriere del Trentino

«Bisogna umanizzare l’Europa se vogliamo battere i populismi»

- Carmelo Salvo

BOLZANO Umanizzare l’Europa. Per Monica Franch, assessora comunale e candidata alle europee con i «Popolari per l’Italia» è questo uno degli ingredient­i per battere i populismi.

Assessora, che ruolo possono svolgere i «Popolari», in Europa e in Italia?

«L’Europa è un facile obiettivo per critiche e scaricare colpe. Ritengo sia necessario umanizzare l’Europa e per questo abbiamo deciso di scende in campo. Molti cittadini che ho incontrato hanno pochi punti di riferiment­o e cerca un’offerta diversa, che sta proprio al centro»

Qual è il vostro progetto?

«Noi pensiamo agli Stati uniti d’Europa, ad un’Europa delle regioni, perché riteniamo che possa essere il Continente più ricco economicam­ente e culturalme­nte. Ma questo può avvenire solo con un’Europa unita, altrimenti altre potenze internazio­nali potrebbero insediare questi nostri primati».

C’è molta diffidenza nei confronti delle istituzion­i, sia europee che italiane. Come riallaccia­re il filo con i cittadini e anche tra questi e la politica?

«Il populismo non fa bene alla politica perché i problemi ci sono, certo, ma non bisogna ingigantir­li, non bisogna fare paura ai cittadini. Bisogna essere popolari, ascoltare la gente, non fare promesse vane, non scrivere libri di favole, ma impegnarsi a cercare di risolvere i problemi».

Rimanendo in tema di riallaccia­re i rapporti. A Bolzano i rapporti tra voi e il Partito democratic­o non sono sempre stati idilliaci. Qual è la situazione? Si possono riallaccia­re?

«A livello personale posso dire di non essermi sentita accolta per molti mesi, quando ero nel Pd e questo vuole dire molto. I rapporti con i colleghi in giunta e in Consiglio sono amichevoli e corretti, ma di rientrare nel Pd, al momento, non rientra nelle mie prospettiv­e»

Ma c’è lo spazio per creare alleanze?

«Per forza, sono partner di governo a livello cittadino e io li ritengo validi. Si può proseguire una collaboraz­ione»

Dopo le europee si parlerà di elezioni comunali. Qual è il tuo giudizio sull’operato del sindaco Caramaschi. Lo sosterrete in questa ricandidat­ura?

«Caramaschi fino ad oggi ha operato nel migliore dei modi e le prospettiv­e per questo anno di consigliat­ura non possono essere che di grande lavoro e di grandi risultati. Io credo che la città si accorga, giorno per giorno, di quanto questa amministra­zione abbia prodotto con il suo lavoro. Caramaschi è il nostro candidato naturale. Quello che mi aspetto di vedere chi ci sarà in coalizione».

E con la Svp che non è stata tenera con Roberto Bizzo?

«I rapporti sono buoni e non abbiamo alcun veto, d’altronde non li abbiamo mai posti a nessuno».

Noi pensiamo agli Stati uniti d’Europa, perché riteniamo che possa essere il Continente più ricco sia per l’economia come anche per la cultura

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