Duemila bersaglieri a Borgo
Ibersaglieri arrivano in Trentino. Dopo quella degli alpini dell’anno scorso, il Trentino si prepara ad accogliere un’altra adunata, che si prospetta però meno caotica di quella ospitata a Trento lo scorso maggio. L’1 e 2 giugno Borgo Valsugana ospiterà il raduno dei bersaglieri del nord Italia, un appuntamento interregionale che raccoglierà circa duemila membri del corpo militare noto soprattutto per le fanfare e il caratteristico cappello piumato ma anche, ha ricordato il consigliere nazionale Ezio Bressan, è sempre in prima linea nell’aiutare la popolazione, dal terremoto dell’Irpinia, all’alluvione di Firenze, alle più recenti missioni internazionali di peace keeping. I bersaglieri sono stati protagonisti anche della storia del Trentino quando nel 1866 la colonna composta dal 23esimo e dal 25esimo Battaglione di bersaglieri, insieme al XXVIII Reggimento di fanteria del Regno d’Italia, arrivò fino a Valsorda, a pochi chilometri dal capoluogo trentino, fermandosi solo all’ordine del generale La Marmora, lo stesso al quale Garibaldi rispose con il celebre: «Obbedisco». L’evento segna un «patto di amicizia» con la città di Modena ed è stato accompagnato da un progetto formativo nelle scuole primarie e secondarie di Borgo Valsugana. Il programma dell’evento prenderà il via il 1 giugno dal mattino e si concluderà in serata con un concerto della Fanfara di Modena e della Fanfara Garibaldina. Il 2 giugno, ritrovo alle ore 10 all’Ospedale civile per la grande sfilata.