Vigiliane tormentate Pro Loco-Artigiani, la «grana sponsor»
Nel mirino una questione di sponsor. Lazzeri: «Non saremo al corteo». Il sindaco: tutto condiviso
TRENTO Non c’è pace per le Feste Vigiliane. L’edizione 2019 sarà probabilmente ricordata come una fra le più travagliate di sempre. A creare disappunto, questa volta, in particolare in seno alla neonata Pro Loco Centro storico, è l’associazione degli Artigiani, o meglio, le «proposte di visibilità» che questa mette a disposizione all’interno della «Corte dei mastri», il villaggio in piazza Duomo. «Le regole prevedono che chi voglia sponsorizzare in qualche modo le Vigiliane debba passare dal Centro servizi culturali Santa Chiara — sostiene il presidente della Pro Loco Marco Lazzeri — ma sembra che qualcuno non le rispetti e non si capisce più chi gestisca l’organizzazione».
Nel mirino della Pro Loco, che minaccia di non partecipare al tradizionale corteo storico che inaugura le Feste sfilando per le vie del centro e mette un punto di domanda anche sulla disfida finale, è l’accattivante annuncio con cui gli Artigiani presentano i possibili pacchetti di sponsorizzazione: «Dopo il successo delle Vigiliane 2018 in via Belenzani, per il suo evento di punta quest’anno il Comune di Trento ha affidato all’Associazione Artigiani la gestione della più prestigiosa fra le piazze della città: piazza Duomo». Di seguito le proposte: dai 500 ai 900 euro più iva per far comparire il proprio nome per dieci secondi sul maxischermo che verrà posizionato in piazza, 300 o 400 euro più iva per brandizzare le aiuole attraverso totem con il logo dell’azienda sponsor e una descrizione dell’attività.
Un modus operandi non particolarmente apprezzato dalla Pro Loco, che potrebbe anche preconizzare una frattura profonda con gli organizzatori. «Noi che stiamo lavorando da otto mesi per mettere in campo eventi a beneficio della città e dei suoi abitanti siamo quantomeno sorpresi dall’impossibilità di capire chi sia il gestore effettivo delle Feste Vigiliane — spiega Lazzeri — per quanto ne sappiamo il Comune ha il ruolo di garante, ma l’incarico di organizzazione è in capo al Centro Santa Chiara, non all’associazione degli artigiani. Mi sembra venga meno il rispetto dei ruoli e delle regole: noi ci atteniamo a quelle date dal Centro, ma qualcun altro a quanto pare no». Per partecipare alle Feste in qualità di sponsor o in qualsiasi altra veste, dice il presidente, è dal Santa Chiara che si deve passare: «Perché gli artigiani sì e gli altri no? Se ognuno fa quello che vuole, allora potremmo farlo anche noi».
Il sindaco Alessandro Andreatta, dal canto suo, porta chiarezza: «C’è un accordo pieno col Centro Santa Chiara, la gestione di piazza Duomo è stata concertata anche con il Comune e gli artigiani, che si faranno carico anche dell’animazione dei momenti di spettacolo. Questa parte di organizzazione, dunque, è stata definita in un incontro in Comune in piena sintonia con il Centro Santa Chiara. Gli Artigiani hanno chiesto di poter proseguire con l’esperienza positiva dell’anno scorso e così è stato».