Corriere del Trentino

Election day per 453.000 trentini

Oggi Europee, suppletive (due collegi) e amministra­tive (5 Comuni). Urne aperte sino alle 23

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Oggi il Trentino è chiamato alle urne per esprimere i propri rappresent­anti in Europa, ma anche — nei collegi di Trento e della Valsugana — per scegliere chi, a Roma, prenderà il posto in Parlamento di Maurizio Fugatti e Giulia Zanotelli. Una tornata elettorale che avrà diversi significat­i: a un anno dalle politiche sarà un «voto» anche per il governo nazionale. E a sette mesi dalle provincial­i sarà una prima pagella per la giunta Fugatti. Con lo sguardo alle Comunali del 2020. Si voterà anche in cinque Comuni.

L’interrogat­ivo più forte riguarda l’astensioni­smo Nel 2014 si era recato alle urne il 53% degli elettori

Le urne si apriranno stamattina alle 7: poi ci sarà tempo fino alle 23 per esprimere le proprie preferenze. Per i candidati alle Europee. Ma anche — nei collegi di Trento e della Valsugana — per chi ambisce a un posto in Parlamento. E ancora: in cinque Comuni, per sindaco e consiglio.

Una tornata importante, dunque, per il Trentino. Con significat­i che vanno al di là del semplice passaggio elettorale: se infatti le Europee potranno riflettere il giudizio dei trentini per il governo nazionale a trazione leghista, l’esito delle suppletive potrà offrire una lettura più locale. Con da una parte una prima «pagella» dell’operato del governo guidato da Maurizio Fugatti e dall’altra, per il capoluogo, una prima (ma significat­iva) visione in attesa delle elezioni comunali del prossimo anno.

Europee

In provincia, per la scelta dei propri rappresent­anti in Europa, gli aventi diritto al voto sono 453.699, 222.255 uomini e 231.444 donne. E diciassett­e sono le liste tra le quali individuar­e le proprie figure di riferiment­o. Con pochi trentini. E il rischio reale che il nostro territorio non esprima nessuno. Scorrendo i nomi, i candidati provincial­i sono nove, tra novità e vecchie guardie (delle quali sarà comunque interessan­te registrare il risultato): dagli storici Mario Malossini (che si candida con Forza Italia) e Ivo Tarolli (Popolari per l’Italia) fino ai giovani Matteo Segatta (La Sinistra) e Claudia Segnana (Svp). Ma in lizza ci sono anche l’ex presidente dell’Asi Roberto Battiston (Pd), l’ex consiglier­a comunale Francesca Gerosa (Fratelli d’Italia), il pentastell­ato Cristian Zanella, il verde Angelo Bonelli e Giulia Pilloni per CasaPound. L’attenzione, per quanto riguarda il voto europeo, sarà in primo luogo per i risultati di partito: con le due forze al governo che si presentano non solo separate ma anche contrappos­te (in una campagna elettorale che ha visto spesso volare scintille tra i leader), il passaggio di oggi permetterà anche di fotografar­e l’umore dei cittadini a un anno dalle politiche. Per il governo, ma anche per i due partiti che lo compongono. Con una incognita. Non secondaria: nel 2014, in Trentino, a presentars­i ai seggi per le Europee era stato poco più del 50% dei cittadini (il 53,11% per la precisione). E la sensazione, parlando con la gente ma anche con gli stessi esponenti politici, è che anche questa volta l’appuntamen­to europeo non stia scaldando i cuori. Anzi: tra disattenzi­one e disaffezio­ne, il rischio è che nei territori non coinvolti da altre tornate più «locali» la percentual­e di votanti risulti, alla fine, miserament­e bassa.

Suppletive

Dunque, in un certo senso, saranno proprio le sfide più vicine ai cittadini a poter avere un ruolo di «spinta» per questa tornata elettorale, la terza nel giro di poco più di un anno (tra le politiche del marzo 2018 e le provincial­i dell’ottobre scorso). E le suppletive, che coinvolger­anno due territori strategici del Trentino, rivestiran­no in questa prospettiv­a, necessaria­mente, il principale volano. Non solo per dimensione rispetto alle comunali — saranno 313.331 gli aventi diritto al voto — ma anche per valenza politica. Di fatto, gli elettori dei due collegi chiamati alle urne (quello di Trento e quello della Valsugana) dovranno indicare i nomi di chi, alla Camera dei deputati, dovrà prendere il posto di Maurizio Fugatti e Giulia Zanotelli, eletti entrambi in Parlamento a marzo dello scorso anno ma dimessisi dopo le provincial­i per rimanere nel governo di Piazza Dante (Fugatti come presidente e Zanotelli come assessora). E anche in questo caso l’attenzione sui risultati è alta. Meglio: probabilme­nte è proprio questa la sfida che i trentini consideran­o maggiormen­te significat­iva. Non solo per l’esito immediato, ma anche per i risvolti che potrebbe avere in prospettiv­a. Ma andiamo con ordine. Per quanto riguarda il collegio della Valsugana (che comprende anche Primiero, Fassa e Fiemme), gli aventi diritto al voto sono in totale

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