«Dalzocchio fomenta odio»
Ordine e Fnsi duri sul post contro il giornalista picchiato
TRENTO Il commento, pubblicato a corredo della notizia del cronista di «Repubblica» picchiato a Genova, s’è fatto notare. E non solo per le sviste grammaticali. «Se stai a casa e non rompi i zebedei non ti succede niente. Vanno lì apposta e poi si lamentano se vengono caricati dalla polizia», ha scritto Mara Dalzocchio, capogruppo della Lega in consiglio provinciale.
Una riflessione che ha spinto la nota congiunta firmata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, Mauro Keller, e dal segretario dell’Fnsi, Rocco Cerone. «Il sindacato e l’Ordine dei giornalisti condannano duramente le affermazioni della consigliera provinciale di Trento Mara Dalzocchio sul giornalista di Repubblica Stefano Origone — scrivono — secondo la medesima consigliera sarebbe stato oggetto di percosse da parte della Polizia in quanto se la sarebbe cercata. Egli, per contro, è stato selvaggiamente manganellato due giorni fa a Genova per fare solo il proprio lavoro: documentare le manifestazioni di CasaPound e degli antagonisti. Tanto è vero che ha già ricevuto le scuse ufficiali del Questore di Genova e numerose altre solidarietà dalle massime autorità dello Stato. Con il suo linguaggio, che si commenta da solo, la consigliera Dalzocchio non fa altro che fomentare un clima di odio». Di qui il suggerimento: «Ricordiamo alla consigliera Dalzocchio che sindacato e Ordine dei giornalisti hanno siglato con la Provincia un protocollo contro la diffusione del linguaggio di odio nelle scuole trentine che lei continua ad alimentare. Chiediamo al presidente del consiglio provinciale Walter Kasswalder e al presidente della giunta Maurizio Fugatti di censurare le affermazioni della consigliera Dalzocchio che rappresenta non solo una parte politica, ma tutto il popolo Trentino».