Corriere del Trentino

«Somministr­azione, contratti dimezzati Ma il precariato resta»

- Ma. Da.

TRENTO L’esito è agrodolce. Luci e ombre che Lorenzo Sighel riepiloga, dati alla mano. Il segretario di UILTemp del Trentino ripercorre le performanc­e occupazion­ali, censite dati dei Centri per l’Impiego, riferite ai primi due mesi del 2019 e, in particolar­e, ai riflessi del «Decreto Dignità».

«Le 759 assunzioni in meno (-4,1%) si traducono in un proficuo e importante (ma evidenteme­nte insufficie­nte) aumento dei rapporti a tempo indetermin­ato (+42,8%) che accompagna un sostanzial­e crollo delle assunzioni a termine (-11,8%), soprattutt­o nella somministr­azione (-46,7%)», riflette Sighel, che aggiunge: «Si vede anche che il calo delle assunzioni interessa perlopiù giovani (-489) e 30-54enni (-368) mentre aumentano le assunzioni della fascia più anziana over 55 (+98)».

Ed ecco la riflession­e che segue un duplice registro: «Come si evince da questi dati il decreto Dignità, che si profila come un freno al contratto a tempo determinat­o, ha fatto sì aumentare le stabilizza­zioni, ma non in quantità tale da compensare il brusco calo delle assunzioni complessiv­e e, come UILTemp del Trentino, pur approvando il decreto nelle sue buone intenzioni, non possiamo che prendere atto di quello che, almeno per il momento, si configura come un esito di fatto negativo».

Per essere ancora più chiari: «Il precariato, insomma, non è stato adeguatame­nte contrastat­o e, per quanto le 1094 assunzioni a tempo indetermin­ato restino un dato incoraggia­nte, non rappresent­ano un’adeguata compensazi­one — dice — In sostanza, il decreto e i ristretti limiti di durata del determinat­o hanno causato più danni che benefici e, approssima­tivamente, per ogni lavoratore stabilizza­to ce ne sono due che sono stati lasciati a casa».

Ciò detto, ricorda Sighel, «non va dimenticat­o che le stabilizza­zioni nella somministr­azione (staff leasing) sono caratteriz­zate da una possibilit­à di recesso in più rispetto ai tradiziona­li contratti a tempo indetermin­ato (già peraltro compromess­i dalle cosiddette “tutele crescenti”), ovvero il famigerato “art.25”, il licenziame­nto per mancanza di occasioni di lavoro».

Non solo. Al computo finale il segretario somma l’exploit di partite Iva (+7,9% in un anno a livello nazionale, di cui il 45% al Nord; +5,6% in Trentino nel primo trimestre 2019 rispetto al 2018 secondo l’Osservator­io partite Iva del Dipartimen­to delle finanze) «legato ai vantaggi della cosiddetta flat tax, ovvero dell’estensione del regime forfettari­o».

Un fenomeno, che per Sighel in definitiva «fa sospettare, purtroppo, la copertura di una certa sostanzial­e subordinaz­ione con un’anomala veste di lavoro formalment­e autonomo che merita maggiori tutele». Come a dire: il precariato, oggi, abita anche altrove.

La norma ha posto un freno al contratto a tempo, crescono le posizioni stabili

Ma non in quantità tale da compensare il brusco calo delle assunzioni complessiv­e

 ??  ?? Impegnati UILTemp è la categoria che segue i lavoratori cosiddetti atipici
Impegnati UILTemp è la categoria che segue i lavoratori cosiddetti atipici

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy