Bilancio, nessun accordo Le opposizioni: risposta all’arroganza della giunta
Nessun accordo: il bilancio si approverà emendamento dopo emendamento. «Una risposta all’arroganza della giunta», spiega all’unisono la minoranza. E tra i correttivi proposti dalla stessa maggioranza c’è pure l’idea di nominare il presidente dell’Opera universitaria senza l’intesa con il rettore.
TRENTO Sia a livello comunale che provinciale, la Lega ha sempre chiesto incessantemente la riqualificazione del quartiere di Santa Maria Maggiore per contrastarne il «degrado». Ma nei lavori consiliari per l’assestamento di bilancio del Comune di Trento ha spinto fortemente affinché la giunta facesse un passo indietro per il progetto «Eataly in chiave locale». Ne fa una questione di metodo la capogruppo della Lega Bruna Giuliani. «Si sarebbe dovuta sentire tutta la popolazione — commenta —. Se le associazioni sono d’accordo che cacciassero i soldi dal loro portafoglio».
Dall’altra parte, il dirottamento in sede di bilancio dei 2,5 milioni di euro destinati all’acquisizione dell’immobile ex Unicredit ai lavori alla Blm group arena ha fatto infuriare l’assessore alle politiche economiche Roberto Stanchina. Non solo. Gli stessi commercianti della zona e l’associazione Rinascita Torre Vanga, insieme alla Fondazione Demarchi, sono rimasti estremamente delusi dalla scelta finale della giunta comunale, che ha inserito comunque l’obiettivo del progetto nel Documento unico di programmazione (Dup). Ma nonostante il consenso quasi unanime dei residenti e delle attività commerciali, per il gruppo consiliare della lega «bisognava coinvolgere tutta la circoscrizione del centro storico», spiega la consigliera comunale Bruna Giuliani. «I gruppi consiliari non erano a conoscenza dell’acquisto dell’immobile — prosegue —. Ciò significa che la politica si era messa a servizio di un gruppo ristretto di persone. Ma non si possono spostare più di 2 milioni di euro in questa maniera. Noi abbiamo battagliato per dieci anni per la riqualificazione di questa piazza, ma è soltanto uno dei tanti luoghi di degrado della città».
Come un’eco della prassi del leader leghista nazionale, «la Fondazione Demarchi e le associazioni vogliono l’Eataly? Che si candidassero alle prossime amministrative — ha aggiunto la capogruppo della Lega —. Che trovassero loro i soldi per il progetto. Quando saremo noi al governo, li utilizzeremo per fare delle microstrutture per anziani in ogni quartiere. Un’idea presentata in una mozione e votata dal Consiglio comunale, ma che giovedì è stata rimandata». A questo punto, a maggio del prossimo anno, si troveranno spaesati i residenti di Santa Maria che hanno promesso di rispondere con il voto alla decisione della giunta comunale di rimandare il progetto.