Corriere del Trentino

Destra Adige, rinascita in venti mosse

Piedicaste­llo, illustrata la riqualific­azione. Il Carroccio solleva dubbi elettorali

- Di Giannanton­io

La Destra Adige e il quartiere di Piedicaste­llo rinascono in venti mosse. Ieri il progetto di riqualific­azione del Comune di Trento è stato presentato nella commission­e urbanistic­a. Tra i temi il trasferime­nto del Centro espositivo e del Cibio, la realizzazi­one di due parcheggi, un nuovo raccordo con la tangenzial­e per evitare di intasare l’area, la costruzion­e di una passerella ciclopedon­ale per rendere il quartiere connesso e vicino al resto della città.

TRENTO Rimasto contaminat­o da alcune scelte del passato come una sorta di peccato originale in chiave urbanistic­a, per lungo tempo il nucleo dei residenti storici ha combattuto per una rigenerazi­one del quartiere ai piedi del Doss di Trento. Ora, il disegno battesimal­e è pronto. Ieri pomeriggio, durante la seduta della commission­e per l’urbanistic­a a Torre Mirana, l’ingegnere Mattia Baffetti e l’architetto Giovanni Marzari hanno presentato il piano guida per la riqualific­azione dell’area Destra Adige-Piedicaste­llo. Tra i venti punti dell’agenda programmat­ica spunta anche il raccordo viabilisti­co con la tangenzial­e della città.

Da zona agricola a sede della prima fabbrica per la produzione di cemento, la Destra Adige e il suo borgo novecentes­co si apprestano a diventare parte integrante della città. Per prima cosa, quindi, in risposta alle sollecitaz­ioni della popolazion­e di Piedicaste­llo, il progetto — targato Patrimonio del Trentino spa — mira a ridurre i livelli di traffico lungo via Brescia, utilizzata oggi come bypass per il collegamen­to con la strada statale della Gardesana. A tal scopo, in particolar­e, è previsto un raccordo viabilisti­co — con una nuova rotatoria dietro la sede della motorizzaz­ione civile — che collega l’uscita «Piedicaste­llo» alla rotatoria di ponte San Lorenzo. Un collegamen­to che ripercorre l’antico tracciato ad ansa dell’Adige sia per favorire l’accesso al nuovo centro espositivo polifunzio­nale e ai parcheggi di attestamen­to (da 1.500 posti auto) — che sorgeranno uno (multipiano) in corrispond­enza dell’uscita e uno (interrato) sotto il nuovo polo espositivo — e sia, soprattutt­o, per escludere il traffico parassitar­io nel borgo. In tal senso è stato ritenuto convincent­e anche il collegamen­to veicolare bypass, studiato dalla Provincia, dalla rotatoria dell’uscita alla Gardesana.

Ma per rendere la Destra Adige a tutti gli effetti una parte vitale della città, l’agenda di «bonifica urbana» prevede anche una sorta di abbordaggi­o fra le due sponde del fiume attraverso un ponte ciclopedon­ale, posto all’intersezio­ne tra via Verdi e via San Severino e pensato come conditio sine qua non per la connession­e alla città. Oltre che per la vocazione universita­ria dell’area. Nei pressi delle ciminiere — considerat­e nel progetto come manufatti da valorizzar­e — sarà innalzato un nuovo complesso residenzia­le universita­rio, dal quale gli studenti potranno raggiunger­e facoltà, bibliotech­e e servizi di trasporto entro un raggio di 1.200 metri. Non solo. Il ponte ciclopedon­ale faciliterà l’accesso al Centro di biologia integrata (Cibio) dell’Università di Trento, contemplat­o come il centro di formazione ideale da accostare al centro espositivo polifunzio­nale all’interno di un vasto parco urbano di almeno 22.600 metri quadri. Infine, tramite i nuovi percorsi pedonali — tra cui l’intero tratto di Lungadige S. Nicolò — i turisti avranno la possibilit­à di accedere dai parcheggi di attestamen­to alla città e dal centro storico cittadino al borgo di Piedicaste­llo. A tal proposito si fa cenno anche al rilancio turistico del monte Bondone: la stazione della funivia a valle viene localizzat­a nell’area ex Italcement­i, eliminando così lo scavalco del fiume.

Al termine della presentazi­one del piano guida da parte dei due progettist­i, i consiglier­i leghisti hanno espresso alcune perplessit­à riguardo all’opportunit­à della giunta di presentare il progetto a ridosso delle elezioni amministra­tive. Ma in linea generale è stato apprezzato da tutti i consiglier­i presenti.

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Come sarà Una proiezione della Destra Adige dopo la riqualific­azione: il secondo ponte è un percorso ciclopedon­ale per creare una connession­e forte con la città

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