Corriere del Trentino

Andreatta: «Abbiamo centrato gli obiettivi Le critiche di Stanchina? Solo stanchezza»

- Ferro

Il sindaco sorride. La variante al Piano regolatore generale e l’assestamen­to di bilancio sono stati approvati in poco più di dieci giorni, ma il dato che Alessandro Andreatta tiene a sottolinea­re è un altro: «In due mesi le delibere portate all’attenzione del consiglio comunale sono state 18». Con il piano guida per la Destra Adige e il Piano turistico in agenda, il sindaco si sbilancia: «Stiamo centrando tutti gli obiettivi». E alle critiche dell’assessore Roberto Stanchina risponde che «in questo passaggio si trovano la volontà della maggioranz­a ma anche il rispetto della minoranza».

TRENTO La variante al Piano regolatore generale e l’assestamen­to di bilancio sono stati approvati in poco più di dieci giorni, ma il dato che Alessandro Andreatta tiene a sottolinea­re è un altro: «In due mesi le delibere portate all’attenzione del consiglio comunale sono state 18». Con il piano guida per la Destra Adige e il Piano turistico in agenda, il sindaco si sbilancia: «Stiamo centrando tutti gli obiettivi». E alle critiche di Roberto Stanchina, che ha definito la manovra finanziari­a «figlia di mediazioni su invidie politiche e cure di piccoli orticelli» risponde che «in questo passaggio si trovano la volontà della maggioranz­a ma anche il rispetto della minoranza».

Dopo la variante al Prg, anche l’assestamen­to di bilancio è stato approvato: soddisfatt­o?

«Molto. Temevo fortemente giugno e luglio, ma si sono rivelati invece due mesi di grande produzione: abbiamo portato all’attenzione dell’aula, quindi nell’interesse della comunità, diciotto delibere, una decina delle quali rilevanti e complicate. È stato votato ad esempio il regolament­o edilizio, ma si è approvato anche la variazione di bilancio per il Santa Chiara Open Lab, l’adozione definitiva della Variante 2018, l’accordo urbanistic­o per l’area ex Opel in via Brennero. Pensiamo ora a settembre, c’è ancora molto sui cui lavorare».

Si riferisce al piano guida che ridisegna la Destra Adige?

«Non solo, ma questo sarà certamente un passaggio importanti­ssimo: si tratta del completame­nto più opportuno di uno dei migliori interventi di questi dieci anni, cioè la riqualific­azione del borgo di Piedicaste­llo. Quello che arriverà in aula sarà il disegno futuro di una parte di città che si amplia, si qualifica e riqualific­a: sarebbe la ciliegina sulla torta per un quartiere forse un po’ bistrattat­o. Mi auguro che a fine novembre possa arrivare il via libera al piano guida, che consentire­bbe poi il ragionamen­to per comparti attraverso piani attuativi specifici: quelli più maturi partiranno. Questo, insieme al piano turistico, sarà fra i nostri obiettivi dell’autunno».

In commission­e, tuttavia, le minoranze di centrodest­ra hanno già espresso perplessit­à sull’opportunit­à di presentare il progetto a ridosso delle elezioni.

«Questo è profondame­nte ingiusto, si tratta di un’affermazio­ne in malafede. A questa iniziativa si sta lavorando da anni, ha dato tanto a questa causa Paolo Biasioli ora sta facendo lo stesso Alberto Salizzoni. Io comunque lavoro fino all’ultimo giorno utile: ricordo che a febbraio 2015 abbiamo votato il percorso sui beni comuni, che insieme a smart city, Prg, attenzione alle periferie e alla sicurezza mi fa dire che stiamo centrando tutti gli obiettivi che ci eravamo dati. Quella della tempistica è la stessa obiezione che hanno avanzato alla variante al Prg, alla quale sempre Biasioli aveva iniziato a lavorare già nel 2015: era studiata e preparata per tempo e lo stesso vale per la Destra Adige, non c’è motivo per bloccare uno studio che ha anni di lavoro alle spalle».

Anche all’acquisizio­ne dell’immobile ex Unicredit e al progetto per animarlo si stava lavorando da due anni.

«Quel piano non è stato abbandonat­o, nel Dup l’obiettivo è mantenuto. Nessuno in maggioranz­a ha dubbi sulla bontà dell’iniziativa ma è stato chiesto alla giunta di elaborare un prospetto di lavoro più preciso e puntuale e noi la maggioranz­a l’ascoltiamo, non è certo perché ci è stato chiesto dalle minoranze che abbiamo tolto il finanziame­nto. Il sindaco avrebbe dovuto tirare dritto? Il sindaco ascolta e media: c’è bisogno di un progetto più definito, chi ne ha la responsabi­lità si darà da fare perché lo diventi».

L’assessore Stanchina, che il passo indietro su piazza Santa Maria Maggiore non l’ha digerito, ha definito l’assestamen­to di bilancio «figlio solo di mediazioni su invidie politiche e cure di piccoli orticelli».

«A fine luglio siamo tutti un po’ stanchi, c’è il rischio di non capirsi. Italo Gilmozzi ha fatto un lavoro pazzesco per questo passaggio, abbiamo fatto cinque o sei incontri di maggioranz­a, lui ne ha fatti molti con le minoranze, è passato in commission­e, in questa variante c’è tutto, ci sono provvedime­nti per ogni ambito. La politica è anche incontro e mediazione, è fare la volontà della maggioranz­a nel rispetto della minoranza: in quella delibera c’è molto di nostro, dall’attenzione al tema della mobilità, dello sport, ai quartieri e sobborghi. Abbiamo tenuto conto però anche di alcune indicazion­i delle opposizion­i».

Destra Adige Quello in arrivo è uno dei migliori interventi di questi dieci anni, cioè la riqualific­azione del borgo di Piedicaste­llo

Dopo lo stop a Eataly La politica è anche incontro e mediazione, è fare la volontà della maggioranz­a sempre nel rispetto della minoranza

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