Corriere del Trentino

La maggioranz­a placa Stanchina «Nella manovra risposte convincent­i»

Capigruppo compatti: «I problemi ci sono, ma la serietà è fuori dubbio»

- E. Fer.

TRENTO All’indomani delle critiche di Roberto Stanchina, che ha accusato la maggioranz­a a Palazzo Thun di «castrare la propria giunta e sgambettar­e gli assessori», i capigruppo di Pd, Patt, Cantiere e Futura — assente Marco Ianes dei Verdi per «impegni personali» ma che fa sapere di essersi preso «una pausa di riflession­e» — fanno quadrato attorno alle proprie decisioni: «Questa maggioranz­a ha i suoi problemi — sintetizza l’autonomist­a Alberto Pattini — ma con questo assestamen­to di bilancio ha saputo dare risposte serie e convinment­o centi».

Per dirla con Paolo Serra, «la maggioranz­a tiene» a dispetto di tutto: «Con passo tranquillo e costante, da buoni montanari, stiamo arrivando alla fine: Prg e assestamen­to sono due buone tappe». I capigruppo, insomma, tengono a evidenziar­e qualcosa che dovrebbe essere scontato: «Senza negare che sia naturale che la maggioranz­a sia soddisfatt­a di concludere i bilanci — chiosa Alberto Salizzoni, intervenut­o in vece di Giovanni Scalfi — le premesse del Prg e ancora di più gli interventi delineati dall’assestamos­trano un percorso che viene condotto in un clima diverso che porterà alla conclusion­e della consiliatu­ra».

Anche se dalle dichiarazi­oni di Stanchina non si direbbe. «Ci danno sempre la colpa di essere succubi della giunta – replica Renato Tomasi – per una volta che chiediamo un surplus di riflession­e ci tacciano di castrarla: è una questione di democrazia». Pattini ricorda che già lo scorso dicembre, discutendo il bilancio, il Patt aveva chiesto un mercato coperto in piazza Santa Maria «per contrastar­e il degrado e dare nuove prospettiv­e alla zona»: «Comprendia­mo la delusione dell’assessore, ma le richieste ammontavan­o a 40 milioni di euro e a disposizio­ne ce n’erano 24: cercheremo di portare avanti questa proposta. Italo Gilmozzi ha fatto comunque un’opera di ascolto senza precedenti».

La delusione, aggiunge Salizzoni, «è di tutta la giunta, che sul progetto era convinta: credo debba capire di non essere stata abbastanza brava a convincere non solo l’opposizion­e ma nemmeno tutta la maggioranz­a».Prova dunque a dimostrars­i compatto il centrosini­stra autonomist­a, nonostante stia correndo già su binari diversi in vista dell’appuntamen­to elettorale del prossimo anno: «Adesso siamo in maggioranz­a, ma non è mica detto che lo saremo ancora» incalza Pattini ricordando che il Patt, fedele alla sua linea blockfrei, ha «avviato un procedimen­to di confronto» con tutte le forze politiche. I democratic­i «stanno dialogando per trovare le convergenz­e».

Il confronto con #inMoviment­o potrebbe essere «un passaggio successivo» ma comunque «non precluso a priori se ci fosse condivisio­ne su alcune scelte» dice Serra (Andrea Robol, dal canto suo, sostiene sia «prematuro» parlarne: accolte le tre proposte del gruppo nell’assestamen­to comunque, compresi 1,5 milioni di euro per realizzare alloggi a canone moderato per i giovani, tutto #inMoviment­o ha votato la manovra). «Riuscire a convergere su un candidato sindaco espression­e della società civile ci aiuterebbe molto» conclude infine Tomasi.

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Alleati Paolo Serra e Alberto Pattini

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