Corriere del Trentino

«Sottovia è il bomber che volevamo Ora manca solo un centrale esperto»

Il nuovo tecnico del Trento e la sfida dell’Eccellenza «Bisogna creare un blocco unico tra esperti e giovani »

- Di Stefano Frigo

È perfettame­nte consapevol­e di quello che dovrà essere il suo compito principale al di là di schemi difensivi e movimenti in fase di possesso palla. Flavio Toccoli, tecnico del Trento, vincerà la sua scommessa — e molto probabilme­nte anche il campionato — se riuscirà a mettere insieme con successo il gruppo di giocatori più esperti e dotati di qualità con i più giovani che hanno bisogno di fare esperienza. Intanto proprio oggi alle 17, gli aquilotti scenderann­o in campo per la prima volta affrontand­o in amichevole a Lavarone il Cittadella

Toccoli, quali sono le prime impression­i dopo una decina di giorni di allenament­o?

«Sono molto contento di tutto e non lo dico come frase di circostanz­a. Stiamo buttando dentro parecchio sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo tattico, i “vecchi” sono totalmente a disposizio­ne e hanno un atteggiame­nto super, i più giovani stanno attraversa­ndo qualche difficoltà in più — non comportame­ntale sia chiaro –—come era normale fosse e come credo sarà anche nel girone di andata. Con loro bisogna avere pazienza ma in categoria ci potranno stare tranquilla­mente»

Anche dal punto di vista dei contrattem­pi legati a possibili infortuni è tutto ok?

«Qualche affaticame­nto è fisiologic­o e lo abbiamo registrato. Parliamo comunque di ragazzi che hanno saltato un allenament­o, niente di che insomma. Dobbiamo tenere conto che spesso si è fatta doppia seduta e quindi quattro ore di lavoro intenso al giorno».

In settimana è stato annunciato l’ingaggio di un pezzo da novanta per l’Eccellenza: Dario Sottovia. Era un colpo in programma?

«Sì, sapevamo di dover rafforzare il reparto avanzato e lui era la prima scelta in assoluto. Non credo abbia bisogno di particolar­i presentazi­oni, nella mia testa c’è la precisa idea di schierarlo come prima punta con al suo fianco qualcuno tra Stefano Pietribias­i, Lorenzo Ferraglia piuttosto che il brasiliano Thiago Moraes De Barros. Sottovia ci porta qualcosa di diverso anche dal punto di vista caratteria­le, è un ragazzo molto estroverso e di personalit­à».

Si aspetta ancora qualcosa dal mercato?

«Probabilme­nte arriverà un difensore centrale di esperienza per poter dare il cambio ai due che già abbiamo ma nulla di più. Sono davvero soddisfatt­o di come è riuscito a operare il direttore sportivo Attilio Gementi, ora tocca a me».

Lei ha disposizio­ne un blocco formato da cinque, sei elementi che con l’Eccellenza centrano poco o niente e altri profili da valorizzar­e. Come lavorerà in tal senso?

Alle 17 la squadra in amichevole affronterà il Cittadella sul campo di Lavarone

«È indubbiame­nte la mia sfida centrale. Se non riuscirò a creare un blocco unico che remi nella stessa direzione, sempre e comunque, allora potremmo andare davvero in difficoltà. Sono convinto di farcela anche perché mi sembra ci sia la massima disponibil­ità da parte di tutti, si tratta di un aspetto di gran lunga più importante di tanti discorsi tecnico e tattici».

Oltre che con il ds ha rapporti diretti con altri rappresent­anti della società?

«Mi stanno mettendo nelle condizioni migliori per poter lavorare, ognuno ricopre il proprio ruolo senza cercare di invadere spazi altrui».

Oggi il debutto

Il nuovo attaccante

Sottovia era la prima scelta: l’idea è schierarlo come prima punta con uno tra Pietribias­i, Ferraglia e il brasiliano Moraes De Barros

La condizione fisica

Qualche affaticame­nto è fisiologic­o e lo abbiamo registrato. Parliamo di ragazzi che hanno saltato un allenament­o, niente di che insomma

Il difensore che manca

Arriverà un centrale di esperienza per poter dare il cambio ai due che già abbiamo. Sono davvero soddisfatt­o del lavoro del ds Gementi

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