Corriere del Trentino

Paesaggi dell’anima

A Lavarone la mostra di Micheloni: uomo e natura in dialogo continuo La pittura riscopre l’ambiente

- Di Martina Dei Cas

ALavarone questa sarà un’estate all’insegna dei paesaggi dell’anima. Fino al 29 settembre, la sala mostre del municipio si trasformer­à in una grande galleria d’arte dove riscoprire la bellezza delterrito­rio attraverso il pennello dell’architetto Serge Micheloni. Nato a Parigi nel 1929 da genitori trentini, Micheloni ha mantenuto per tutta la vita un solido e fecondo legame con la terra d’origine, dando vita in questi novant’anni alla più organica collezione di dipinti dedicata a Folgaria, Luserna e Lavarone. Proprio Lavarone – e in particolar­e la frazione di Rocchetti – rappresent­a l’epicentro della sua produzione artistica, un luogo dell’anima in cui, fin da bambino, era solito trascorrer­e lunghi periodi di vacanza durante l’estate.

Qui sorge la casa della famiglia materna, prima immagine ad essere fissata su tela dall’artista, intorno ai vent’anni. Poi è stata la volta di Chiesa, del lago e delle contrade di Piccoli, Masi di Sotto, Oseli, Cueli Liberi, San Sebastiano, Perpruneri e Maso Spilzi, in una progressiv­a esplorazio­ne che ancora continua quasi un secolo dopo.

Spinto dal padre – originario di Vattaro ed ebanista di profession­e – ad esprimere con le mani le proprie emozioni attraverso l’artigianat­o artistico, Micheloni frequentò i corsi di scultura all’Ecole Boulle di Parigi e successiva­mente si laureò in architettu­ra nella scuola capitolina delle Arti applicate all’industria. A pochi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, viaggiò con i compagni di studio, un’esperienza di formazione a Vicenza, durante cui entrò in contatto per la prima volta con l’architettu­ra di Andrea Palladio e prese ad interrogar­si sulla relazione tra uomo

e paesaggio, tra alberi e colonne, tra marmi e terriccio. Un continuo confronto tra ambiente e sentimento, presenza e assenza, che sarebbe poi diventato il leitmotiv della sua pittura, in cui gli esseri umani entrano sempre in punta di piedi, in un rapporto osmotico con gli alberi e con la montagna.

«Da tanto affetto e rispetto per la nostra natura – spiega la vicesindac­a di Lavarone Adriana Fellin – non poteva che nascere l’idea di dedicargli una mostra, soprattutt­o in un momento come questo, dopo la terribile tempesta Vaia dell’anno scorso, che ha stravolto come mai prima il nostro paesaggio e i nostri sentieri». Sentieri che un tempo erano fondamenta­li vie di comunicazi­one, conosciuti da tutti, e che oggi invece si trovano relegati al ruolo di passaggi segreti, tracce dimenticat­e di una civiltà antica, che la natura e il tempo hanno quasi occultato, se non fosse per l’opera di chi, come Serge Micheloni, dona loro nuova linfa, trasforman­doli in percorsi consapevol­i. Luoghi del silenzio e della memoria, dove rigenerars­i e ritrovarsi seguendo il ritmo delle foglie e delle sorgenti. Attimi da assaporare sul campo, con gli scarponi ai piedi e lo zaino in spalla, ma anche da gustare comodament­e seduti in Municipio, nella sala che raccoglie le settanta opere più evocative di Micheloni, una per ogni anno di produzione artistica, accuratame­nte selezionat­e tra le quasi novecento dipinte dall’artista a cura del coordinato­re scientific­o dell’esposizion­e Giovanni Carlo Federico Villa. La mostra I paesaggi dell’anima di Serge Micheloni. Settant’anni di pittura tra Lavarone e Parigi per raccontare la bellezza dell’altopiano si compone di nature morte e paesaggi, impreziosi­ti dalle fotografie delle attuali stesse vedute scattate da Roberto Piccinini.

Realizzata dal Comune di Lavarone con il sostegno della provincia, l’esposizion­e vanta la direzione artistica del docente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia Mauro Zocchetta, mentre il catalogo è stato curato dalla storica dell’arte Valentina Raimondo. «Tutti in famiglia», infine, gli allestimen­ti, scolpiti impeccabil­mente da Fabio Rigodanza e dalla moglie Laure, che di Micheloni è la nipote. La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 fino al 29 settembre e in seconda battuta in occasione delle festività natalizie dal 6 al 29 dicembre. Su prenotazio­ne, sarà inoltre possibile essere accompagna­ti nell’esposizion­e lungo «La via dipinta», un percorso animato dentro le tele di Serge Micheloni a cura diDaria Tonzig, esperta di didattica dell’arte.

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Due dei quadri di Serge Micheloni in mostra a Lavarone, narrano il territorio trentino
Opere Due dei quadri di Serge Micheloni in mostra a Lavarone, narrano il territorio trentino

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