Con i Septura Brass a Cles «Gli ottoni da riscoprire»
Per «Suoni delle Dolomiti» il progetto dei musicisti inglesi che porta al grande pubblico la musica da camera mixata a melodie contemporanee. «Coinvolgere è il nostro successo»
re una connessione con un pubblico viene sempre in virtù della storia o del personaggio – spiega Sutherland a proposito del disco - Questo è molto diverso. Sono storie personali della mia vita. Per quanto io sia fortunato, ci sono cose che non puoi evitare: i tuoi amici moriranno, sarai deluso, il tuo cuore si spezzerà.
Spero che aiutino sia me che il pubblico a renderci conto che nessuno di noi è solo nel tentativo di ottenere queste cose nella vita. E c’è qualcosa di confortante in questo. Almeno per me».
Tra le canzoni più significative dell’ultimo album spiccano «Open Road» e «Song For a Daughter»: «Open Road» porta la firma di Sutherland e del suo amico e produttore Jude Cole, brano scritto nel 1987 dopo un lungo viaggio assieme in macchina verso la Georgia.
La seconda è una vera e propria ode alla figlia Sarah, avuta nel 1988 dalla prima moglie Camelia Kath, scritta dopo aver riguardato alcune sue foto da bambina.
«Molto dopo che me ne sarò andato la canzone sarà ancora lì e lei saprà quanto la amo. Ho pianto quando l’ho scritta pensando a quanto significasse per la mia vita e quanto sarebbe stato diverso senza di lei».
L’ingresso è libero e in caso di maltempo si terrà al Palazzetto dello Sport di Caldonazzo (ore 21). I Septura Brass con i loro strumenti a fiato saranno questa sera all’Auditorium di Cles
La sinfonia di ottoni dei Septura Brass risuonerà questa sera all’Auditorium del Polo Scolastico di Cles (ore 21). L’atteso evento dei Suoni delle Dolomiti, originariamente previsto ai 1800 metri di quota di Malga Flavona (ore 13) è stato spostato al coperto a causa delle previsioni meteo. «Human Nature» è il titolo dello spettacolo del settetto di ottoni britannico formato da Simon Cox, Alan Thomas, Huw Morgan (trombe), Matthew Knight, Daniel West, Peter Moore (tromboni) e Peter Smith (tuba). Musicisti classici che provengono dalla London Symphony, dalla Philharmonia, dalla Royal Philarmonic, dalla Bbc Symphony, dalla Basilea Symphony e dall’Aurora Orchestra dove ricoprono i ruoli principali negli ottoni. Sotto la direzione di Simon Cox e Matthew Knight hanno dato vita al progetto
Septura ridefinendo con i primi sette album la musica da camera creando un canone di trascrizioni, arrangiamenti e nuove commistioni. «Abbiamo un obiettivo piuttosto particolare – ha spiegato il cofondatore Michael Knight convincere il pubblico che gli strumenti a fiato sono capaci come qualsiasi altro di suonare musica da camera profonda e seria. Molte persone ci dicono che non gli piace la musica degli ottoni fino a quando non ci sentono suonare. Quindi il successo per noi è davvero molto semplice: per le persone dimenticare che suoniamo strumenti a fiato ed essere semplicemente commossi profondamente dalla grande musica che suoniamo. Più grande è meglio è e se il nostro evangelismo per ottoni ci accompagna nei festival e nelle sale da concerto più importanti del mondo, allora questo è un vantaggio». Un successo sancito dalla stampa specializzata e dalle tournèe internazionali che vedono i Septura Brass esibirsi in Svizzera, Germania, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Giappone. «Ci sono voluti cinque anni di duro lavoro per gettare le basi di Septura – continua Knight - e venti anni di pratica individuale dei nostri strumenti prima di quello. Ciò che ci ha spinto è stato l’amore per la musica da camera e una convinzione infallibile nel potere unico degli strumenti a fiato». I Septura Brass stanno registrando una serie di dieci dischi per la Naxos Records , ognuno incentrato su un periodo, un genere e un set di compositori particolari, creando una storia controfattuale della musica da camera per ottoni, l’ultimo dei quali focalizzato su «Lo Schiaccianoci» di Ciajkovskij, in uscita a fine anno. L’ingresso è libero con distribuzione biglietti a partire dalle 19 fino a esaurimento posti.