Corriere del Trentino

Insulti, liti, malori In Consiglio trionfa il caos

Caos in Consiglio. Il governator­e chiede scusa a Loss. Mini-accordo sul trilinguis­mo

- Baldo

Nervi a fior di pelle nelle ultime sedute del Consiglio provincial­e alle prese con l’ostruzioni­smo sulla manovra di assestamen­to. Domenica lo le liti tra la maggioranz­a e le dirigenti di palazzo Trentini e ieri il malore a Dallapicco­la.

TRENTO Nervi a fior di pelle nelle ultime sedute del Consiglio provincial­e, alle prese con l’ostruzioni­smo sulla manovra di assestamen­to. Domenica è andato in scena lo scontro tra la maggioranz­a e le dirigenti di palazzo Trentini, Giorgia Loss e Patrizia Gentile. Ieri invece, seppur si sia aperto uno spiraglio di trattativa per ridurre la mole di emendament­i, la tensione potrebbe aver causato lo svenimento dell’ex assessore Dallapicco­la.

Ma partiamo dallo scontro con gli uffici della presidenza del Consiglio, che si è articolato in due diversi momenti, avvenuti a breve distanza l’uno dall’altro, causati dallo stesso fatto: la richiesta di sospension­e dei lavori richiesto al presidente Kaswalder dalle minoranze. «La richiesta era legittima — spiega Giorgia Loss — e ho consigliat­o il presidente di accoglierl­a». Fugatti, seduto poco sotto, sentito il consiglio a Kaswalder, si sarebbe rivolto alla presidenza dicendo «Walter, non sospendere, vai avanti». Un comportame­nto che ha spinto la dirigente ad intervenir­e: «Ho invitato il governator­e a non rivolgersi direttamen­te alla presidenza», ma di chiedere la parola, di rispettare il regolament­o. Un invito che ha indispetti­to il governator­e: «Mi ha risposto “In Consiglio decido io, non mi dà lei indicazion­i”», riferisce la dirigente. «Ho detto “Va bene, ma io non garantisco la seduta”». Seduta che è poi stata sospesa su decisione di Kaswalder. In aula giurano di aver sentito Giorgia Loss rivolgersi successiva­mente a Fugatti dicendo: «Questa è l’ultima volta che tolleriamo un comportame­nto simile».

Un botta e risposta inedito, una frizione tra la giunta e gli uffici che non si è mai vista: «Mi è sembrato esagerato — afferma Giorgia Loss — un atteggiame­nto invasivo della giunta verso il Consiglio provincial­e». In nottata, perché domenica il Consiglio si spinto fino a mezzanotte, Maurizio Fugatti ha chiesto scusa per i toni esagerati: «Se non mi avesse chiesto scusa lo avrei querelato — dice però la dirigente — anche perché mi sono stancata di questa situazione».

L’altro fatto, sempre collegato, è avvenuto a seduta sospesa, protagonis­ti la dirigente generale del Consiglio provincial­e Patrizia Gentile e il consiglier­e della Lega Alessandro Savoi. Tra i testimoni l’esponente di Futura Paolo Ghezzi: «Ho sentito chiarament­e la dirigente generale rivolgersi a Savoi dicendo testuale: “Che cos’è questa, consiglier­e, una minaccia?”». E la minaccia sarebbe stata questa, ammessa dallo stesso Savoi: «Ho detto che questa me la ricorderò, ma non mi rivolgevo a lei, parlavo con Kaswalder». E ricostruis­ce così lo scontro: «Io sono della Lega e la dottoressa Gentile è del Pd. Con lei ho avuto dissidi forti», e il riferiment­o è alla contesa Bezzi-Savoi sul seggio in Consiglio provincial­e: «Sono volate parole grosse, perché lei è una dirigente e doveva comportars­i da dirigente», lasciando intendere che si sia comportata con parzialità in quell’occasione. Ma sulla vicenda di domenica scorsa, afferma che le sue parole non erano riferite ai fatti della giornata: «Lei faccia il suo lavoro, con Savoi non parli. Io non mi dimentico quello che ha fatto, quello che mi ha combinato».

Ieri, dopo la domenica dai toni accesi, il clima era teso ma non infuocato. Anzi, un piccolo accordo sembrava lì lì per essere raggiunto e forse nella giornata di oggi riuscirà a convincere l’opposizion­e a ritirare qualche emendament­o. Si tratta di un nuovo articolo sulla scuola che introduce un monitoragg­io sul trilinguis­mo. Se passasse l’accordo, altri potrebbero arrivarne, in un gioco

La dirigente Loss

C’è stato un atteggiame­nto invasivo della giunta verso il consiglio Ero pronta a querelare

Savoi

Io sono della Lega e Gentile è del Pd: ho detto a Kaswalder che questa me la ricorderò

su più tavoli della giunta volto a ridurre l’ostruzioni­smo.

Qualche scintilla, all’interno di un monotono votare di emendament­i andato avanti per tutta la giornata, si è però accesa. Su tutte quella che ha portato al ricovero dell’ex assessore Michele Dallapicco­la. È caduto rovinosame­nte a terra, per aver perso i sensi, mentre si recava verso il parcheggio interno del palazzo della Regione. Poco prima aveva avuto uno scontro verbale con l’esponente della Lega Devid Moranduzzo, cosa che forse ha determinat­o il malore dell’esponente autonomist­a, trattenuto per l’intero pomeriggio di ieri al Santa Chiara in osservazio­ne.

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(Foto Rensi-Pretto) Maggioranz­a I banchi della maggioranz­a in Consiglio: tanta tensione in Aula sull’assestamen­to di bilancio

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