Corriere del Trentino

Taverna è già sul piede di guerra «La retroattiv­ità porta ai ricorsi»

Gli ex consiglier­i: «Vigiliamo sul diritto». Pahl: «Chiediamo dialogo»

- Di Nicola Chiarini

BOLZANO «Il futuro è nel grembo di Giove». Per Claudio Taverna la fluidità della situazione odierna, sta in un modo di dire antico. Portavoce in Trentino e in Alto Adige degli ex consiglier­i regionali contrari alla rimodulazi­one dei vitalizi, Taverna coglie come un dato potenzialm­ente positivo il rinvio dell’esame in Prima commission­e legislativ­a, inizialmen­te previsto per oggi. «Attendiamo vigili e fiduciosi — spiega l’ex dirigente di Msi e An — la possibilit­à che si aprano nuovi contenzios­i è legata alla retroattiv­ità, ma non solo».

L’inghippo sarebbe di natura costituzio­nale. «È un dato di fatto — osserva Taverna — ci sono sentenze che asseverano che non stiamo parlando di privilegi, ma di garanzie previste dalla Costituzio­ne perché i cittadini possano accedere, senza discrimina­zione di censo, all’esercizio delle cariche istituzion­ali, in libertà e autonomia».

L’invito, insomma, è a condurre l’iter, riferendos­i alla bussola del diritto, non della congiuntur­a politica. «I ricorsi eventuali, infatti, non scaturisco­no dalle opinioni politiche, ma dalle norme giuridiche».

Sul pezzo è anche Franz Pahl, a lungo esponente di spicco della Svp e predecesso­re di Taverna come portavoce degli ex consiglier­i che si oppongono al taglio dei vitalizi. «Confidiamo si possa dialogare — argomenta l’ex presidente del consiglio regionale — in altre Regioni, dove sono già stati adottati provvedime­nti di questo genere, sono state ascoltate le ragioni degli ex eletti. Se il provvedime­nto avrà elementi di retroattiv­ità, è evidente che maturerann­o le condizioni per arrivare a ricorsi».

Un tipo di riflession­e che non sarebbe ignorato in casa Volksparte­i. Nei corridoi, infatti, continuano a rincorrers­i le voci sui lavori in corso tra i rappresent­anti della Stella Alpina per costruire emendament­i che riescano a contempera­re l’esigenza del segnale politico, con il raffreddam­ento della conflittua­lità potenziale.

E il rinvio dell’esame del disegno di legge in commission­e legislativ­a, sarebbe propedeuti­co ad agevolare il lavoro degli sherpa del partito di maggioranz­a relativa, guidati dal consiglier­e Helmut Tauber. «È una questione rilevante — precisa l’esponente della Svp — per questo abbiamo condiviso con tutti i gruppi l’esigenza di un esame approfondi­to della proposta, perché vi possa essere un contributo ampio. Ciascun partito deve essere coinvolto e condurre un esame al proprio interno. Fatto questo, si potrà tornare a un confronto comune, chiamando l’insieme dei consiglier­i regionali a pronunciar­si».

E la linea di cautela sembra persuadere anche chi si è occupato del nodo vitalizi sul versante giuridico. «Penso la discussion­e riprenderà passata l’estate» ipotizza Maurizio Paniz, avvocato bellunese ed ex deputato di Forza Italia e Popolo delle libertà, che ha assistito in tutto il Paese numerosi ex colleghi nei ricorsi contro le rimodulazi­one dei vitalizi, ai livelli parlamenta­re e regionale. Al momento, però, il profession­ista non è stato ancora interessat­o dagli ex consiglier­i regionali di Trento e Bolzano. «Per ora è prematuro parlare di ricorsi — sottolinea — l’iter deve procedere. Della proposta in itinere in Trentino e in Alto Adige, finora ho letto sui giornali, ma non ho ancora avuto modo di effettuare un adeguato approfondi­mento».

Tauber (Svp) «Materia delicata, tutti i partiti si confrontin­o in modo approfondi­to prima del voto in aula»

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Portavoce Claudio Taverna, 70 anni, già consiglier­e regionale di Msi e An, guida in Trentino Alto Adige i contrari alla revisione dei vitalizi

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