Taverna è già sul piede di guerra «La retroattività porta ai ricorsi»
Gli ex consiglieri: «Vigiliamo sul diritto». Pahl: «Chiediamo dialogo»
BOLZANO «Il futuro è nel grembo di Giove». Per Claudio Taverna la fluidità della situazione odierna, sta in un modo di dire antico. Portavoce in Trentino e in Alto Adige degli ex consiglieri regionali contrari alla rimodulazione dei vitalizi, Taverna coglie come un dato potenzialmente positivo il rinvio dell’esame in Prima commissione legislativa, inizialmente previsto per oggi. «Attendiamo vigili e fiduciosi — spiega l’ex dirigente di Msi e An — la possibilità che si aprano nuovi contenziosi è legata alla retroattività, ma non solo».
L’inghippo sarebbe di natura costituzionale. «È un dato di fatto — osserva Taverna — ci sono sentenze che asseverano che non stiamo parlando di privilegi, ma di garanzie previste dalla Costituzione perché i cittadini possano accedere, senza discriminazione di censo, all’esercizio delle cariche istituzionali, in libertà e autonomia».
L’invito, insomma, è a condurre l’iter, riferendosi alla bussola del diritto, non della congiuntura politica. «I ricorsi eventuali, infatti, non scaturiscono dalle opinioni politiche, ma dalle norme giuridiche».
Sul pezzo è anche Franz Pahl, a lungo esponente di spicco della Svp e predecessore di Taverna come portavoce degli ex consiglieri che si oppongono al taglio dei vitalizi. «Confidiamo si possa dialogare — argomenta l’ex presidente del consiglio regionale — in altre Regioni, dove sono già stati adottati provvedimenti di questo genere, sono state ascoltate le ragioni degli ex eletti. Se il provvedimento avrà elementi di retroattività, è evidente che matureranno le condizioni per arrivare a ricorsi».
Un tipo di riflessione che non sarebbe ignorato in casa Volkspartei. Nei corridoi, infatti, continuano a rincorrersi le voci sui lavori in corso tra i rappresentanti della Stella Alpina per costruire emendamenti che riescano a contemperare l’esigenza del segnale politico, con il raffreddamento della conflittualità potenziale.
E il rinvio dell’esame del disegno di legge in commissione legislativa, sarebbe propedeutico ad agevolare il lavoro degli sherpa del partito di maggioranza relativa, guidati dal consigliere Helmut Tauber. «È una questione rilevante — precisa l’esponente della Svp — per questo abbiamo condiviso con tutti i gruppi l’esigenza di un esame approfondito della proposta, perché vi possa essere un contributo ampio. Ciascun partito deve essere coinvolto e condurre un esame al proprio interno. Fatto questo, si potrà tornare a un confronto comune, chiamando l’insieme dei consiglieri regionali a pronunciarsi».
E la linea di cautela sembra persuadere anche chi si è occupato del nodo vitalizi sul versante giuridico. «Penso la discussione riprenderà passata l’estate» ipotizza Maurizio Paniz, avvocato bellunese ed ex deputato di Forza Italia e Popolo delle libertà, che ha assistito in tutto il Paese numerosi ex colleghi nei ricorsi contro le rimodulazione dei vitalizi, ai livelli parlamentare e regionale. Al momento, però, il professionista non è stato ancora interessato dagli ex consiglieri regionali di Trento e Bolzano. «Per ora è prematuro parlare di ricorsi — sottolinea — l’iter deve procedere. Della proposta in itinere in Trentino e in Alto Adige, finora ho letto sui giornali, ma non ho ancora avuto modo di effettuare un adeguato approfondimento».
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